Associazione Nazionale Alpini -
Gruppo di San Vittore Olona- Via Alfieri - 20028 San Vittore Olona (MI)
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Lo scorso 7 dicembre si è svolta nei locali della Sede di via Alfieri l’Assemblea ordinaria del Gruppo di San Vittore Olona. Erano presenti 20 alpini e tre amici/aggregati. In rappresentanza della Sezione erano presenti: il Presidente Giorgio Urbinati, il Vicepresidente Vicario Giuseppe Donelli, i Consiglieri Andrea Sacco e Gigi Rodeghiero, che ha svolto il ruolo di presidente dell’Assemblea, ed il Coordinatore Sezionale della Protezione Civile Espero Carraro.
Si comunica ai Soci che a partire da questo mese sono disponibili, in Sede, i bollini per il rinnovo della tessera associativa. I Soci che fanno parte della Protezione Civile devono rinnovare la tessera la sera dell’Assemblea per motivi assicurativi.
Nata così, come una semplice voglia di mantenere vivo il ricordo di una pagina dolorosa della nostra storia recente, la cerimonia di commemorazione della strage di Nasiriya è stata infine una delle più belle manifestazioni che siamo riusciti ad organizzare. Dal momento della decisione di coinvolgere in questo momento di ricordo le scuole sanvittoresi ed ottenuto il via libera dal Dirigente Scolastico Dott. Tringolo, è stato un susseguirsi di adesioni anche spontanee che hanno contribuito, la mattina di lunedì 12 novembre, a riempire il parco dedicato alla memoria di questi nostri Caduti.
Il dover scrivere quattro righe inerentiad una ricorrenza annuale ciinduce inconsciamente a riproporre gli stessi articoli degli anni precedenti. Infatti queste commemorazioni più o meno ufficiali seguono pari pari la stessa scaletta dove l’Alzabandiera, l’onore ai Caduti, i discorsi di rito ecc. ecc. sono d’obbligo e se poi si è fortunati si può ammirare il sorvolo delle Frecce Tricolori.
Torniamo a noi: quindi al nostro piccolo mondo, al nostro gruppo alpino, alla nostra realtà. Anche quest’anno stesso copione con autorità civili e militari, associazioni combattentistiche e non, alpini ma specialmente i bambini con il loro corpo insegnante. Piccolo inciso:domenica durante la cerimonia religiosa e civile presso il monumento dei caduti c’era un “baby alpino” con tanto di cappello, non uno qualsiasi, da fiera, ma originale.
Nel periodo autunnale in ogni paese vengono organizzate castagnate e feste per tutti i gusti.
Anche nella nostra zona abbiamo partecipato a questi appuntamenti che ci hanno visto domenica 28 ottobre farci letteralmente in due per partecipare alle manifestazioni organizzate sia a San Vittore che a Canegrate.
Questi sono infatti diventati due appuntamenti fissi per il nostro Gruppo che alla mattina era presente alla Festa delle Associazioni sanvittoresi, inaugurata dopo la S. Messa, all’interno della quale avevamo allestito un piccolo stand illustrativo delle nostre iniziative della nostra vita associativa.
Sabato 20 e domenica 21 ottobre si è svolto a Mandello del Lario (Lecco) il raduno del 2° Raggruppamento ( Lombardia ed Emilia Romagna ).Otto rappresentanti del nostro gruppo sono partiti alle prime luci dell’alba per raggiungere la cittadina che si affaccia sul lago di Lecco. All’arrivo una moltitudine di alpini era già ammassata nei punti prestabiliti in attesa che cominciasse la sfilata. E’ stata come un’Adunata Nazionale ma a ranghi ridotti; erano presenti alcune bande musicali del luogo e una fanfara alpina a segnare il passo durante la sfilata. L’accoglienza della gente è stata veramente calorosa durante tutto il percorso ed un massiccio imbandieramento ha fatto da cornice al nostro passaggio.
135° delle Truppe Alpine a Cassano (14 Ottobre 2007)
135° delle Truppe Alpine a Cassano
Quando nei nostri Gruppi organizziamo una manifestazione, al termine vengono tirate le somme e, anche in base alla partecipazione, si giudica la riuscita gustando il giusto compenso per la fatica profusa.
Ebbene gli amici di Cassano d’Adda non possono che essere soddisfatti per la grandiosa festa che si sono, e ci hanno regalato domenica 14 ottobre quando, per festeggiare il proprio 85° compleanno ed il 135° anniversario di fondazione delle Truppe Alpine ad opera del Generale Perrucchetti, cassanese DOC, un numero veramente impressionante di alpini ha pacificamente invaso la loro cittadina.
Lo scorso 7 ottobre gli Alpini di Cinisello Balsamo hanno concluso le manifestazioni per i 75 anni di nascita del loro Gruppo con una stupenda cerimonia a cui hanno partecipato un gran numero di persone (alpini e non). Pur rispettando il classico cerimoniale con l’Alzabandiera, la sfilata, l’omaggio ai Caduti e la Santa Messa, ogni nostro appuntamento ha una particolarità che lo contraddistingue dagli altri.
L’Associazione Musicale Schola Cantorum “ARS NOVA” di Cerro Maggiore in occasione della XII° Rassegna Corale “musica sacra in santuario” ha inserito la tradizionale celebrazione della “S. Messa Solenne del Volontariato” per onorare le vittime di tutte le missioni di pace e ringraziare tutti coloro che operano nel mondo a scopi umanitari.
La S. Messa verrà celebrata presso il Santuario dell’Immacolata (Chiesa della Boretta) di Cerro Maggiore, giovedì 25 ottobre alle ore 21. (Ritrovo alle ore 20,30)Come nel passato hanno già aderito le Autorità cittadine, militari e alcune associazioni, che hanno partecipato e operano a suddette missioni, con rispettive bandiere e labari.
Tutti sono invitati a partecipare.
Questa era la frase che, specialmente da bambini, i nostri Veci ci ripetevano per farci capire la “furbizia” di chi si faceva bello con la fatica degli altri e predicava bene razzolando male.
Questo concetto mi è tornato prepotentemente alla mente nei giorni scorsi in occasione di una tragica ricorrenza: l’anniversario dell’11 settembre, con l’attacco alle torri gemelle.
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Nei giorni dal 7 al 9 settembre si è svolta, organizzata dalle Sezioni di Sondrio e Tirano, una esercitazione di Protezione Civile denominata “VALMALENCO 2007” in occasione del ventennale della tragica alluvione della Valtellina che vide l’intervento di tutte le Sezioni A.N.A. che sotto il coordinamento della Sede Nazionale fornì un aiuto che si concretizzò in ben 13.000 giornate di lavoro.
Questa esercitazione ha visto la partecipazione di oltre 400 volontari delle Sezioni della Lombardia ed è stata studiata per lasciare un concreto ricordo ripristinando sentieri, alvei di torrenti e mettendo in sicurezza muri a secco e si è svolta sotto la supervisione del generale Maurizio Gorza coordinatore nazionale della nostra P.C.
L’area destinata all’esercitazione comprendeva i Comuni di tutta la valle dove hanno operato i vari cantieri di lavoro situati sul territorio di Chiesa V.co, Lanzada, Torre S. Maria, Caspoggio e Spriana.
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Una rappresentanza del nostro Gruppo si è recata domenica 16 settembre a Lainate per ricordare un amico che da poco ci ha lasciati: Sergio Crose già Consigliere sezionale e Capogruppo locale.
L’occasione era il riconoscimento, purtroppo postumo, che l’Amministrazione Comunale ha voluto dare a Sergio, scomparso lo scorso luglio, per quanto ha fatto nel corso della sua vita da alpino e di cittadino in occasione della serata conclusiva della tradizionale fiera di S. Rocco.
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Come stabilito nel calendario della S.I.A. relativo alle uscite 2007, l’ultima domenica di agosto viene dedicata al ricordo, ed è così che anche quest’anno, divisi in due squadre abbiamo percorso i sentieri delle Grigne per ricordare gli amici “andati avanti”.
Il gruppo composto da noi di San Vittore aveva come meta il Monte Due mani sulla cui vetta una targa ricorda l’amico Francesco Figel del Gruppo di Arconate scomparso nel 2002 nel corso di una esercitazione in montagna.
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Come ogni anno con la logica delle cose si sono spenti i riflettori della fiera in quel di Canegrate. E’ stata una bella vetrina di quanto una volta erano definiti “arti e mestieri “ più le tante altre realtà che arricchiscono la vita sociale della nostra regione. Anche sullo spiazzo, che sarebbe presuntuoso definire “stand “ e che annualmente ci viene messo a disposizione gratuitamente dall’organizzazione fieristica, è calato il sipario. In quei pochi metri quadri abbiamo cercato di mettere in bella mostra quanto ritenevamo essere utile a farci conoscere: depliants, foto d’attività di gruppo, perfino due manichini con la nostra divisa alpina e con quella della protezione civile con tanto di logo alpino.
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Quando, alcuni anni fa, cercavo di spiegare ai miei figli come era organizzata e si viveva nella mia caserma, alla fine concludevo il racconto con la frase:”era come un piccolo paese” con il postino, l’idraulico, l’elettricista, il cuoco, (a turno) lo spazzino, il meccanico ecc. E proprio come in un paese ricordo che c’era anche quel senso di solidarietà ed amicizia che si chiamava cameratismo che ti faceva allungare la mano per aiutare il commilitone che si trovava in difficoltà.
Ma chi me l'ha fatto fare, ovvero una splendida gita in montagna
Ma chi me l’ha fatto fare! È quello che mi dico tutte le volte che suona la sveglia all’alba per partire per una gita in montagna; ed è quello che mi dicono gli amici ed i colleghi. Perché alzarsi così presto anche la domenica mattina quando si potrebbe dormire di più? Perché correre il rischio di prendere una lavata quando si potrebbe stare al coperto? Perché mangiare un panino quando si potrebbe stare comodamente a tavola?
Sabato 7 Luglio sveglia all’alba e partenza per il Monte Ortigara, luogo di feroci e sanguinose battaglie della 1° Guerra Mondiale avvenute esattamente 90 anni fa. Eravamo in sei:cinque soci del gruppo più una ragazza che si era unita a noi. Giunti sul posto abbiamo cercato innanzitutto uno spiazzo dove poter piazzare le tende e, seppur a fatica, siamo riusciti nell’intento .Mentre uno si occupava del pranzo, gli altri hanno iniziato a montare le tende. Nel pomeriggio, dato che pochi vanno in cima, siamo saliti fino alla Colonna Mozza ed abbiamo visitato il Cippo Austriaco, i camminamenti e le gallerie da dove i soldati sparavano.
Noi alpini siamo una razza particolare, ci ostiniamo a ricordare e tramandare in un mondo dove la parola d’ordine è “tutto, subito e poi buttare…”. E’ per questo che caparbiamente continuiamo ad ogni ricorrenza, ogni anno, a ritrovarci in luoghi che per noi hanno (e che per tutti dovrebbero avere) un significato morale con una motivazione che è diventata oramai un imperativo: “NON DIMENTICARE”. Non dimenticare perché quello che siamo, che abbiamo ed il benessere di cui godiamo fanno parte dell’eredità lasciataci dai nostri Veci a prezzo di sacrifici indicibili.
Sabato 2 giugno una delegazione del nostro Gruppo ha partecipato, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Parabiago, al tradizionale concerto per il 61° anniversario della costituzione della Repubblica Italiana. La manifestazione si è tenuta nel bel salone del Centro Giovanile di Ravello e la scena è stata tutta per loro: i bravissimi coristi del Coro GRIGNA degli Alpini della Sezione di Lecco.
Durante il viaggio in treno per recarmi all’adunata di Cuneo, nel tragitto da Milano a Torino, un signore seduto di fronte a me mi ha chiesto dove fosse quest’anno l’Adunata, perché la facciamo e cosa sentiamo per questo avvenimento. Ho risposto che nessuno di noi vuole mancare a questo appuntamento. Arriveremo a Cuneo con ogni mezzo: in treno, in macchina, in pullman…. Dormiremo in tenda o in albergo oppure in camper…. Il bello dei nostri raduni è la voglia di incontrarsi, di sfilare tutti insieme, senza distinzione di grado né di gerarchia; infatti durante la festa, i più alti ufficiali e il soldato semplice stanno insieme senza nessuna differenza.
Su invito degli amici del Gruppo di Cinisello Balsamo, che ad ottobre celebreranno il loro 75° anniversario di fondazione, mercoledì 6 giugno i Capigruppo della Sezione sono stati invitati ad una serata particolare, la motivazione della quale richiede però un passo indietro. Quando due anni fa gli alpini locali iniziarono a pensare alla ricorrenza si proposero di individuare un obiettivo al quale finalizzare gli sforzi della ricorrenza. Eh si perché noi alpini siamo fatti così, anche quando organizziamo qualcosa, oltre la fatica e l’impegno, dobbiamo avere anche uno scopo sociale, dobbiamo trovare qualcuno o qualcosa che alla fine beneficerà dei nostri
sforzi. Nel nostro caso era stata la missione di Don Claudio in Cameroun, mentre gli amici di Cinisello hanno avuto una pensata geniale nella sua semplicità: aiutare noi per meglio aiutare gli altri. Mi spiego: qual’è attualmente la forma più visibile della nostra Associazione, quella che nel bisogno e nell’emergenza può significare la vita o la morte per chi si trova senza più nulla? Risposta: il nostro Ospedale da Campo. Ed è così che gli alpini di Cinisello si sono posti l’obiettivo di integrare una struttura a quello che è il fiore all’occhiello della nostra Protezione Civile sempre in fase di reintegrazione in quanto ,regolarmente, parti della struttura vengono lasciate sul luogo degli interventi, l’ultimo dei quali si chiama Sri Lanka devastato dallo tsunami e dove ancora operano i volontari della nostra Associazione. E’ stata veramente una bellissima serata nel corso della quale abbiamo avuto la fortuna e l’onore di avere fra noi il Dottor Lucio Losapio responsabile dell’Ospedale da Campo che ci ha parlato ed illustrato, con l’ausilio di centinaia di foto, gli interventi che sono poi la storia stessa della Protezione Civile italiana iniziata nel lontano 1976 con il meraviglioso slancio spontaneo di solidarietà degli alpini a seguito del terremoto del Friuli.
Carissimi Alpini, questo diciannovesimo anniversario è stato alquanto ansioso, la pioggia, tanto desiderata nei mesi precedenti, si è scatenata tutta nei giorni dei preparativi, mettendo a dura prova entusiasmo e forze fisiche. La notte precedente l’evento, pochi di noi hanno dormito tranquilli, sentendo fino all’alba piovere incessantemente disperando ormai in una risoluzione. Ma…”la speranza è l’ultima a morire!” e, verso le ore sette, un timidissimo sole tentò di dissipare le grosse nuvole; così all’appuntamento per gli ultimi preparativi voi, con molto coraggio, decideste di preparare per la S. Messa, là… vicino al campo d’orzo dove nella Cappelletta riposano i nostri fratelli defunti nel lontano 1632.
Domenica 17 giugno, nel corso della manifestazione organizzata dal Gruppo di Lacchiarella, in occasione del 18° Concorso Letterario, il nostro Notiziario “PENNA NERA” ha ottenuto il premio destinato al miglior Notiziario di Gruppo della Sezione. Naturalmente questo riconoscimento, assegnatoci dal comitato di Redazione del periodico sezionale “VECI E BOCIA”, non può che farci piacere, piacere che aumenta nel leggere la motivazione del premio. “Ottimo strumento informativo che ha recepito e attuato le indicazioni associative in tema di comunicazione, “Penna Nera”, oltre a evidenziare l’intensa attività del Gruppo, si distingue per la continuità di pubblicazione, per il costante allineamento alle direttive associative e per l’impegno nel diffondere tra i Soci le informazioni sulla vita associativa ai diversi livelli”. Tutto ciò ci sprona a continuare su questa strada, strada che abbiamo imboccato 22 anni fa e che, anche a costo di notevoli sacrifici, ci ha portato ad entrare nelle case dei Soci prima, delle Scuole e Biblioteca poi, con cadenza mensile e riuscendo a modernizzarsi con il passare del tempo. Naturalmente questo deve essere da stimolo a tutti i Soci affinché si possa collaborare attivamente per il raggiungimento di nuovi traguardi.
Il 22-04-2007 è una data, un giorno qualsiasi ma non per il Gruppo Alpini di Magenta. E’ il giorno che significa un traguardo raggiunto da quando venticinque anni fa si sono costituiti come una nuova famiglia dell’Associazione Nazionale Alpini: ormai usciti dalla “giovinezza” marciano spediti nella maturità applicata nella vita di gruppo, nel sociale del tessuto cittadino e nazionale con la partecipazione alla Protezione Civile, estesa all’- adozione a distanza di cinque ragazzi in Africa… fatti non parole…
Lo so, è sempre la stessa solfa, ma anche quella di Cuneo è stata un’Adunata straordinaria e da ricordare. Come ogni volta, anche questa sarà ricordata per qualcosa o qualcuno che ha caratterizzato i giorni passati nella “Granda”, e quando le cose alla fine vanno bene, allora l’evento assume la caratteristica della quasi perfezione. C’è da dire che in queste occasioni l’esperienza è veramente fondamentale per la buona riuscita della trasferta e, modestamente, possiamo dire di essere oramai collaudati nell’allestire e smontare qualcosa capace di ospitare tranquillamente una quindicina di ospiti (più eventuali extra, come avvenuto).
Anche il Gruppo di Corsico ha la sua nuova Sede ed è stata inaugurata ufficialmente domenica 15 Aprile 2007. I festeggiamenti sono cominciati sabato 14 con il concerto del Coro dei Congedati dell’” Orobica” , magistralmente diretto da un Cappellano Militare, intervallato da racconti tratti da alcuni libri di Mario Rigoni Stern alla presenza di oltre 300 persone che hanno riempito il teatro. Domenica mattina alle ore 9.30 deposizione della corona al monumento degli Alpini seguito dalla S. Messa. Sfilata del corteo per le vie cittadine fino a via dei Navigli dove sorge la nuova Sede. Un singolare regalo al Gruppo è stato fatto dai Marinai: un salvagente della nave “Alpino”, recentemente messa in disarmo, è stato consegnato al Capogruppo Brazzoli. Dopo i discorsi rituali e la benedizione è giunto il sospirato momento del taglio del nastro. Tanti auguri amici di Corsico e buona continuazione.
…con quanto segue, anche se nel nostro caso al posto delle bambine, ci si accontenterebbe di rudi alpinotti. Bene, in questo periodo di risveglio della natura, della voglia di fare e di andare, un poco del nostro tempo lo vogliamo dedicare al nostro Gruppo? Anche se abbiamo “standardizzato” le nostre attività, ciò non toglie che la presenza in sede ed alle manifestazioni di qualche Socio in più non può che far bene.
Domenica 18 marzo 2007, una giornata alpina: di festa, di ricordi e di solidarietà. Ricordi che segnano momenti di vita vissuta, piena di volti noti e non, parole dette o ascoltate e tanta partecipazione per i meno fortunati, nostalgia sia della giovinezza passata per alcuni, sia della voglia di vivere intensamente per altri, dei momenti conviviali sia con i colleghi in grigio verde che con i veci alpini. Bisognosi di non cedere ai ricordi, sentiamo la necessità di confrontarci, in particolare con gli alpini del Gruppo di San Vittore Olona.
Anche quest’anno ci siamo ritrovati, fortunatamente in gran numero, assieme a tanti amici e simpatizzanti per onorare la memoria di quanti ci hanno preceduto. La cerimonia ha coinciso con l’iscrizione al gruppo di una nuova “recluta” : è proprio il caso di dirlo, iscrizione veramente al maiuscolo e di prestigio nella persona di un’alpino in armi ed esaltata delicatamente dal fatto che il nuovo iscritto è una gentil fanciulla…. a confermare come stia cambiando la storia dell’ANA, storia impensabile solo qualche anno fa: benvenuta Mara in baita e speriamo che fra noi, forse un po’ orsi, tu ti senta veramente a casa tua! Per la cronaca: si potrebbe riconfermare la normalità della ricorrenza ma come le Adunate Nazionali sempre uguali e ugualmente diverse, abbiamo avuto un tocco in più con la presenza tra noi di altri due alpini in servizio che assieme a Mara hanno dato prestigio alla giornata.
Anche quest’anno, organizzata dall’U.N.I.R.R. (Unione Italiana reduci di Russia), si è svolta al Famedio del cimitero monumentale di Milano la cerimonia commemorativa in memoria di quanti non hanno fatto ritorno dalla tragica campagna di Russia del 1943. Questo appuntamento è importante per far sapere a questi Veci che non ci siamo dimenticati di loro, del loro sacrificio e di quanto è loro costato veder morire, e lasciarsi morire, tanti loro compagni di sventura. Per la dura legge della vita, ogni anno quanti hanno vissuto questa terribile esperienza sono sempre meno e si stringono fisicamente gli uni agli altri consapevoli che qualcuno mancherà il prossimo anno.