Associazione Nazionale Alpini -
Gruppo di San Vittore Olona- Via Alfieri - 20028 San Vittore Olona (MI)
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Anche quest’anno il “nostro Gruppo” è salito sull’altipiano dei sette comuni per partecipare alla commemorazione di due storiche date: il 90° compleanno della nostra associazione con una cerimonia che si è svolta in Asiago e alla ricorrenza annuale che si ripete ormai da decenni, caratterizzata dal costante aumento degli alpini sia alla Chiesetta del Lozze che in vetta all’Ortigara in virtù di quel motto scolpito sulla Colonna Mozza “Per non dimenticare”. Tre parole celebrate dal’ nostro presidente Perona con una commossa analisi della nostra associazione, della sua vitalità e validità attuale e futura.
Domenica14 Giugno il gruppo Alpini di San Vittore Olona ( per la verità non tanti alpini e una valanga di amici ) si è ritrovato, in un clima simpatico e cordiale, per l’annuale festa della cappelletta. Come sempre succede ci siamo trovati benissimo. Eravamo in tanti, oltre 120 a tavola, ma a casa dei Colombo - Ciapparelli fossimo stati anche il triplo saremmo stati altrettanto bene. Il tempo era splendido e al pomeriggio altri graditi ospiti sono venuti a trovarci apprezzando la unicità dei nostri incontri.
A distanza di un mese e mezzo dal terribile terremoto che ha colpito l’Abruzzo il sottoscritto, Pio ed altri nove volontari della Protezione Civile dellaSezione di Milano ci siamo recati a dare il nostro aiuto a quelle popolazione così duramente colpite da quella immane tragedia. Dopo aver viaggiato tutta la notte prima delle 7 di sabato mattina siamo giunti al Campo Globo, gestito dall’Associazione Nazionale Alpini e abitato da più di mille persone distribuite in 140 tende.
Penso che l’edizione 2009 del Raduno Sezionale di Ponte Selva potrà essere ricordata, a buon diritto, come quella del “risveglio” vista l’affluenza notevole di Soci della nostra Sezione e di altre che non hanno voluto mancare a questo importante appuntamento associativo. Per alcuni di noi il Raduno è iniziato venerdì sera quando alcuni componenti della S.I.A. sono partiti dal 3P di Cesano Madernodove era stato fissato il ritrovo con l’incarico di caricare il pulmino con le brande necessarie al pernottamento.
Il giorno della partenza tanto atteso è arrivato, tutto è pronto non manca più nessuno e allora partiamo. Questa è la prima volta che partecipo ad una adunata e sono impaziente di arrivare a Latina per assistere a ciò di cui avevo solo sentito parlare. Il viaggio si preannuncia regolare senza particolari difficoltà. Si era discusso spesso sull’esperienza, o meglio disavventura, vissuta l’anno passato con il furgone ed eravamo fiduciosi che questa volta tutto sarebbe filato liscio come l’olio, ma all’altezza di Firenze, il furgone ci lascia a piedi.
E’ la costante emonotona risposta alle domande presentate dai vertici dell’ANA al comitato organizzativo dell’Adunata di Latina: il tesoriere nazionale Casini durante il suo intervento in quel di Milano non riuscì a mascherare il senso di impotenza e sconfortante fatalità. L’atmosfera dell’attesa era scoraggiante … no questo … no quell’altro … per questo non si sa … per quell’altro se po’ fa!! Nonostante queste prospettive piuttosto funeree gli alpini hanno “impugnato” l’ascia di guerra e sono partiti convinti che qualcosa di buono ne sarebbe uscito. Tutti i gruppi si sono attivati singolarmente rimpiangendo le comodità, la sicurezza dell’attendamento sezionale.
Nei giorni 9 e 10 maggio la città di Latina, e tutta la sua provincia con estensioni per tutto il Lazio, ha vissuto l’esperienza di ospitare l’Adunata Nazionale degli alpini. E’ stata a dire il vero una Adunata un po’ anomala, in quanto, fino alla domenica mattina a sfilata iniziata, il dato che più saltava agli occhi era…l’assenza degli alpini, non ho mai visto in 32 anni di adunate, vie e piazze principali della città designata libere dalla presenza di gente, o perlomeno non invase da faticare a camminare.
Domenica 19 aprile siamo andati ad Arese per l’inaugurazione del Monumento agli Alpini. L’ammassamento si è svolto presso il Comune poi vi è stata l’Alzabandiera, dopodiché abbiamo sfilato per le vie di Arese con in testa la fanfara alpina di Abbiate Guazzone e dietro, a seguire, i vessilli di alcune sezioni ed i gagliardetti e i numerosi alpini presenti. Lungo il percorso per raggiungerela chiesa Maria Aiuto dei Cristiani vi era qualche abitante che, svegliatosi per la banda che intonava il trentatre, guardava fuori dalla finestra con un po’ di disappunto; ma vi era qualcun altro che applaudiva e diceva bravi.
Nella notte del 5 aprile dopo più di 4 mesi di scosse più o meno forti, un tremendo terremoto ha sconvolto l’Abruzzo distruggendo interi paesi grandi e piccoli a cominciare dal capoluogo, L’Aquila, provocando 295 vittime e trasformando, in soli 20 secondi, più di 63.500 persone da cittadini a sfollati, molti senz’altra ricchezza della propria vita avendo perso praticamente tutto.Immediatamente il piano di emergenza della Protezione Civile nazionale si è messo in moto e di conseguenza il volontariato, ad iniziare dalla nostra Associazione, si è reso disponibile alla partenza per portare aiuto ai fratelli abruzzesi. Naturalmente ognuno di noi agognava partire, ma bisognava rispettare le disposizioni della Sede Nazionale che si muoveva su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale che dosava gli aiuti.
Ogni associazione riserva un giorno dell’anno per festeggiarsi: fra tante rogne e fastidi è lecito, anzi doveroso, un attimo di convivialità; questo è quanto ha fatto il nostro gruppo il giorno 22 marzo u.s. Nella logica delle cose era scontato che il numero dei soci fosse al top. Purtroppo non è stato così anche se alcuni hanno partecipato all’ufficialità della mattina. Un altro scopo della giornata è valorizzare il nostro stare insieme. Così alcuni, già dalla vigilia, si sono ritrovati in funzione di massaie, occupati nel logistico , attivi con scopa e ramazza mentre altri si sono posti a supporto e agli ordini dello staff culinario, rappresentato anche quest’anno dagli amici di Canegrate.
Domenica 6 aprile, accantonata la prospettiva dell’ultima sciata di stagione a causa delle previsioni meteo non certo incoraggianti (poi puntualmente smentite !), tanto per non restare a poltrire a letto, e spinto dalla costante voglia di mio figlio Andrea di dedicarsi al volontariato con l’accompagnamento degli anziani (cioè io) in montagna, decidiamo di effettuare un’escursione sul versante Ovest della Valassina, zona che non avevo ancora “esplorato”.
Sabato 4 aprile, presso la sede del 3P a Cesano Maderno si è tenuto un corso di Pronto Soccorso riservato ai volontari della Protezione Civile Sezionale. L’incontro è stato tenuto da Francesca e Cristina, due volontarie della Croce Rossa di S. Donato che hanno esaurientemente toccato tutte le problematiche che si possono incontrare sia nello svolgimento dell’attività di P.C., ma soprattutto nella vita quotidiana dove ci si potrebbe ritrovare a gestire situazioni che richiedono una valutazione in pochi attimi che possono fare la differenza anche tra vita e morte. Anche per chi come il sottoscritto ha già frequentato almeno una decina di questi corsi, ma che fortunatamente non ha mai avuto occasione di mettere in pratica quanto appreso,è molto importante ogni tanto rispolverare le nozioni illustrate da personale esperto che vertono su un punto importantissimo: è forse più importante sapere quello che non si deve fare che quello fattibile, perché intervenendo in modo impulsivo, magari anche in buona fede, si possono commettere degli errori a volte irreparabili. E’ stata comunque una interessante iniziativa che è stata apprezzata da tutti i volontari presenti, quindi un doveroso ringraziamento alle relatrici, ai coordinatori P.C. nonché al buon Giovanni Frattini che ha organizzato l’esercitazione.
Anche quest’anno, precisamente l’8 marzo, gli alpini della Sezione di Milano si sono ritrovati presso l’auditorium dell’Istituto dei Tumori di Milano per la loro Assemblea Generale, momento di verifica e di programmazione della vita associativa. Come sempre, dopo la verifica dei poteri e l’attribuzione degli incarichi interni all’assemblea, si è proceduto alla consegna dei riconoscimenti ai Socicon 50 anni di iscrizione all’Associazione tra i quali il nostro Vecio Giovanni Nicoletti che, con evidente emozione, ha ritirato la medaglia e l’attestato dalle mani del Presidente Urbinati.
Domenica 15 marzo si è svolta la prima delle uscite addestrative della SIA previste per il 2009. La finalità era quella di esercitare l’oramai più che affiatato gruppo di volontari e di volontarie alla ricerca di un possibile disperso in ambiente misto naturale e costruito. Il teatro delle attività è stata la ben nota struttura militare, composta di trinceramenti, appostamenti per batterie, carrarecce e mulattiere, denominata “Linea Cadorna”. Più precisamente la parte che occupa la cresta che congiunge il Monte Pravello con il Monte Orsa, nei pressi di Viggiù.
Peccato fosse stata pubblicizzata in maniera sommessa l’occasione offerta dall’amministrazione comunale di essere fatti partecipi ad un momento molto particolare. L’incontro con un reduce, con un sopravvissuto ai campi di concentramento, di sterminio è avvenuto presso l’auditorium delle scuole medie presenti gli studenti più grandi, gli insegnanti oltre ad uno sparuto gruppo di adulti.
CON GLI ALPINI SI E' PARLATO DELLE FOIBE (Marzo 2009)
San Vittore - Con gli alpini si è parlato delle foibe
Alla sede degli Alpini di San Vittore Olona, venerdì sera 6 febbraio, si è tenuta una conferenza per ricordare il dramma vissuto da molti italiani nelle zone carsiche negli anni quaranta. Il relatore, professor Giancarlo Restelli, docente dell’Itis Bernocchi di Legnano, ha intrattenuto i presenti su un argomento pressoché sconosciuto sino a pochi anni fa, quello dell’infoibamento di migliaia di italiani effettuato dai partigiani comunisti di Tito nella zona al confine con l’ex Jugoslavia.
La manifestazione, iniziata alle ore 21.00, ha visto affluire a piccoli gruppi via via aumentando sempre di più, i concittadini di San Vittore Olona che, attratti dai volantini distribuiti nei vari punti della cittadina, dalla colonna di fumo elevatasi dal grandioso fuoco, dal buon profumo dell’ottimo vin broulè preparato da espertissimi Alpini, dalla gustosa cioccolata calda presa d’assalto da donne e bambini ma, soprattutto dalla stima e familiare simpatia, sicurezza, garanzia, altruismo, generosità e infinita disponibilità verso il prossimo e soprattutto verso coloro che hanno bisogno che gli Alpini sprigionano.
Per gli assenti alla Santa Messa nel Duomo di Milano il 14.12 u.s. questo articolo potrebbe significare un discreto monito a non mancare il prossimo anno. Ciò vale in primis per il sottoscritto che, per svariati motivi, è mancato più di qualche volta e ha voluto riesserci con un discreto numero di soci del gruppo.
E così finalmente, dopo 3 anni di lavoro, sabato 20 dicembre abbiamo potuto inaugurare il 3P di Cesano Maderno. Per far mente locale il 3P è la struttura avuta in comodato dall’Amministrazione Comunale di Cesano Maderno e destinata a diventare il magazzino, centro nevralgico della Protezione Civile Sezionale.
E finalmente, all’alba del 15 gennaio dell’anno di grazia 2009, sembra che il Parlamento abbia deciso di ripristinare il reato di “Offesa a Pubblico Ufficiale” caduto, per così dire, in disuso e che negli ultimi anni ha permesso a qualunque malintenzionato di offendere, ingiuriare e maledire i rappresentanti delle Forze dell’Ordine.
E tale comportamento avrebbe rasentato il ridicolo, se non ci fosse stato da piangere, considerando che i rappresentanti della Legge avevano meno diritti degli altri normali cittadini che, se offesi, possono far valere le proprie ragioni legalmente.
Questo dava a delinquenti, piccoli e grandi, la possibilità di insultare chi, non dimentichiamolo, rappresentante lo Stato, stava svolgendo il suo compito.
Ora ci si augura che, dopo questa correzione di rotta, si torni giustamente a perseguire il reato di vilipendio alla Bandiera che rappresenta TUTTI gli italiani e gli ideali per i quali tanti, prima di noi, hanno sacrificato il bene più grande.
Concerto del Coro ANA al Teatro Arcimboldi di Milano (Gennaio 2009)
Concerto del Coro ANA al Teatro Arcimboldi di Milano
In occasione del 90° Anniversario della Vittoria della Prima Guerra Mondiale, al Teatro degli Arcimboldi di Milano, il 15 Novembre alle ore 21, si è svolto un Concerto straordinario del Coro ANA di Milano e dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
Alcuni soci del Gruppo Alpini di San Vittore Olona, tra i quali c’ero anche io, si sono recati al teatro per poter essere spettatori del bellissimo evento.
Eccoci finalmente giunti a questa importantissima ricorrenza, si tratta niente meno che del raduno del secondo raggruppamento facenti parte le sezioni della Lombardia ed Emilia Romagna, svoltasi a Vigevano nei giorni di sabato 18 e domenica 19 ottobre in occasione dell’80° di fondazione della sezione di Milano. In preparazione a questo raduno, la settimana prima, cioè sabato 11 ottobre, si è svolta una manifestazione molto bella a Mortara.
Sono appena tornato dalla cerimonia di commemorazione del 4 novembre: in realtà oggi è domenica 9 u.s. e la manifestazione si è svolta nel vicino comune di Cerro Maggiore.
La presenza degli alpini è stata sottolineata in un passaggio del discorso celebrativo tenuto dal Sindaco: sostenere che ciò non ci faccia piacere sarebbe un’ipocrisia bella e buona… ogni tanto qualche “botta” d’incenso non guasta…
Anche il nostro Gruppo, ottemperando le disposizioni del Presidente Nazionale, nella serata del 3 novembre scorso ha reso gli onori ai Caduti in occasione della conclusione delle celebrazioni del 90° anniversario della fine della Grande Guerra.
Anche a San Vittore quindi, così come in tutti i comuni dove gli alpini hanno una loro sede, alle ore 19.30 precise, dopo un breve corteo giunto davanti al Monumento ai caduti, è stato acceso un lume e si è data lettura della lettera che il Presidente Perona ha fatto pervenire, seguita dalla Preghiera dell’Alpino.
In occasione del 5° anniversario della strage di Nassiriya, in cui morirono 19 nostri connazionali, mercoledì 12 novembre si è tenuta una breve cerimonia commemorativa presso il Parco Caduti di Nassiriya.
Nonostante il tempo inclemente e l’orario abbiamo voluto mantenere vivo il ricordo di una pagina dolorosa della nostra storia recente. Il cerimoniale è stato molto semplice con la deposizione di una corona d’alloro alla targa loro dedicata, la lettura dei loro nomi ed una preghiera in suffragio.
Un altro amico, un vero Alpino, è andato avanti: Antonio Liuzzi già capogruppo di Bareggio ed attualmente Consigliere sezionale è salito al Paradiso di Cantore.
Era strapiena la chiesa di Bareggio, tanto da non riuscire a contenere tutti gli intervenuti a dargli l’estremo saluto malgrado un tempo da diluvio universale che, come detto dal Presidente Urbinati, dava l’impressione che anche il cielo piangesse.
Mercoledì 29 ottobre il nostro Gagliardetto era presente nel Duomo di Milano per rendere l’estremo saluto ed il doveroso omaggio alla salma di Delfino Borroni, ultimo reduce della Grande Guerra e Cavaliere di Vittorio Veneto che se ne è andato alla vigilia delle solenni celebrazioni per il 90° anniversario della fine del conflitto mondiale.
Nato il 23 agosto del 1898 a Turago Bordone (PV), aveva da poco compiuto 110 anni ed in quella occasione era stato protagonista di numerosi servizi televisivi durante i quali non perdeva occasione per ricordare gli amici che avevano vissuto quella tragica esperienza e che non erano tornati.
Qualcuno si chiederà cosa c’entra Padre Pio con gli alpini, è presto detto: il Santo di Pietralcina è stato dichiarato dalla Chiesa patrono delle associazioni di Volontariato di Protezione Civile.
E’ per questo motivo che sabato 20 settembre si è tenuta nel Duomo di Milano una solenne cerimonia alla quale sono state invitate tutte le componenti del volontariato che operano nelle P.C. e, naturalmente, gli alpini non potevano mancare.
Io credo che talvolta certe emozioni debbano essere condivise ed il giornalino di gruppo fa proprio al nostro caso. In poche parole si tratta di una cosa piccola, piccola, quasi insignificante, ma per me molto bella; in più offre uno spunto per riflettere. Il mese di ottobre propone al nostro gruppo diversi impegni a cominciare dal giorno 5 u.s. anniversario della nostra sede e, nello stesso giorno, la festa del vicino Santuario. Segue a Mortara la cerimonia alla lapide del Ten. Teresio Olivelli e al monumento ai Caduti, in serata cori alpini, poi, a Vigevano il raduno del 2° Raggruppamento, successivamente castagnata a Milano terminando in gloria con la festa delle associazioni: insomma tanta carne al fuoco.
La notizia arrivata il 30 settembre è di quelle che non si vorrebbero mai sentire: Franco Mazzucchi è “andato avanti”.
Confesso che il compito di scrivere di Lui e assai arduo, ma penso sia doveroso almeno nei confronti dei bocia che non hanno avuto l’onore e la fortuna di conoscerlo.
Classe 1919 Franco era un alpino a 360 gradi, uno che aveva fatto la guerra e che per il resto della sua vita ha continuato a combattere contro la malasorte e comunque finalizzando ogni sua azione al bene comune.