Associazione Nazionale Alpini -
Gruppo di San Vittore Olona- Via Alfieri - 20028 San Vittore Olona (MI)
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- sanvittoreolona.milano@ana.it
Nei giorni 23, 24 e 25 luglio nelle vallate che circondano il massiccio dell’Adamello si è svolto il 47° pellegrinaggio organizzato dalle Sezioni di Trento e della Valle Camonica. Questa edizione era intitolata alla memoria di due personaggi che durante la guerra bianca erano nemici sugli opposti versanti e che nel 1968 si sono stretti la mano sulle nevi che li avevano visti protagonisti di epiche imprese: il Colonnello Fabrizio Battanta e il Major Alfred Schaltz. All’alba di venerdì mi ritrovavo con un gruppo di alpini della nostra Sezione a Vaprio d’Adda dove era fissato il ritrovo e, formati gli equipaggi, partivamo alla volta della Val Rendena e precisamente a Spiazzo dove era stato allestito il punto di partenza delle colonne che avrebbero raggiunto il Rifugio Carrè Alto dal versante trentino. E dato che quando la sfiga ci si mette raggiunge sempre il suo scopo, ecco che dopo aver mangiato qualcosa ed esserci caricati in spalla gli zaini incamminandoci sul sentiero, dopo circa due mesi di siccità e caldo torrido, puntuale e previsto si scatena una intensa perturbazione sotto forma di una serie di temporali anche violenti che ci accompagnano per tutte le 4 ore impiegate a raggiungere il rifugio posto a quota 2.400 mt.
Su invito della Onlus “Il Sole nel Cuore”il nostro Gruppo ha accettato di collaborare all’allestimento di un campo per ragazzi disabili dove verranno presentati tipologie di interventi di Protezione Civile a cura dei Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Carabinieri ecc. Il campo verrà allestito in Piazza 1° Maggio a Legnano nei giorni 3-4 e 5 settembre ed i ragazzi saranno ospitati in una tendopoli allestita espressamente per loro e dove passeranno due giorni assistiti da personale qualificato. Il nostro compito sarà di tipo,logistico e l’invito è rivolto a tutti i Soci disponibili a dare una mano o comunque a partecipare alla cerimonia ufficiale, con S. Messaal campo domenica mattina. Per informazioni più dettagliate, rivolgersi in Sede.
Anche questa’anno il nostro gruppo era presente sul Pasubio e poi in Ortigara. Il viaggio inizia con una sosta al santuario di Monte Berico (Vicenza), poi si prosegue per le valli del Pasubio sino a raggiungere la località di Omo per poi arrivare sul piazzale antistante l’ingresso delle 52 gallerie; qui abbiamo lasciato le macchine e preso lo zaino leggero e le torce elettriche abbiamo cominciato la salita. Ogni galleria è dedicata ad una personalità od a una regione, la galleria più lunga che abbiamo incontrato non finiva mai (386 m.)esaliva a spirale. Da qui nasce la mia prima considerazione: quanta fatica, quanti morti e quanti patimenti per riuscire a espugnare gli austriaci da quelle vette.
Una trentina di ragazzini che partecipano all’oratorio feriale di San Vittore Olona sono stati ospiti mercoledì 14 luglio nella nostra Sede per “conoscere gli alpini”. I responsabili dell’oratorio hanno infatti programmato delle visite nelle sedi delle associazioni sanvittoresi al fine di far conoscere ai ragazzi le realtà che compongono il volontariato del nostro paese. E’ stato veramente un simpatico incontro al quale hanno presenziato anche una decina di nostri Soci che incarnavano un po’ la figura del nonno – alpino nell’immaginario dei ragazzi che hanno fatto il loro ingresso in sede accompagnati dagli animatori e scortati, lungo il percorso dall’oratorio, da un’auto della Croce Azzurra.
Esercitazione di Protezione Civile (Settembre 2010)
ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE ovvero:
per essere di Milano……….
Nei giorni 25 – 26 e 27 giugno si è svolta nel comune di Vetto nella Val D’Enza in provincia di Reggio Emilia una esercitazione di protezione Civile che riguardava tutte le Sezioni facenti parte del 2° Raggruppamento (Lombardia ed Emilia Romagna). Già da venerdì 25 alcune squadre hanno provveduto all’allestimento, presso il campo sportivo comunale, di una tendopoli completa di strutture ricettive costituite da tende ministeriali, pneumatiche, torri faro, stazione radio, impianti elettrici, docce e sanitari in grado di ospitare la popolazione in caso di emergenza ed i volontari per l’esercitazione. Il nostro gruppetto è arrivato nella serata di venerdì, a causa lavoro, ed abbiamo subito trovato il solito ambiente con gli amici di sempre anche se, ed è questa la cosa bella, ogni volta si ri-conoscono volontari di altre sezioni con i quali oramai è iniziato un rapporto di amicizia.
Domenica 18 luglio un grave lutto ha colpito la nostra Sezione e l’Associazione tutta; una notizia di quelle che non vorresti mai sentire e che ti lascia interdetto: Giuseppe Borella, lo storico Segretario della Sezione di Milano, si potrebbe dire LA SEZIONE vivente ci ha lasciati. Era reduce da un intervento che aveva lasciato strascichi, ma nessuno immaginava un ferale decorsocosì improvviso. Tutti noi siamo rimasti senza parole e quello che ognuno di noi ripeteva riguardava il fatto che sino a pochi giorni prima della scomparsa aveva svolto normalmente quel suo lavoro per tutti noi che di normale nulla aveva in quanto il suo impegno era quotidiano e lo coinvolgeva totalmente. Quando avevi bisogno di una informazione, un consiglio, di trovare un documento dimenticato, Giuseppe era il solo che sapeva dove mettere le mani e la sua memoria era miniera da dove sapevi infine poter trovare una risposta. Altri più in gamba scriveranno di meglio, noi ti diciamo solo: GRAZIE GIUSEPPE per quanto hai fatto e continuerai a fare per noi dal Paradiso di Cantore.
BERGAMO 2010... Adunata bagnata ma fortunata! (Luglio 2010)
BERGAMO 2010…Adunata bagnata ma fortunata!
E’ l’alba di venerdì 7 maggio e siamo pronti per partire alla volta di Bergamo per essere come sempre presenti al più importante degli appuntamenti che ogni anno riuniscono centinaia di migliaia di Alpini, amici simpatizzanti e tante persone che, incuriosite, si uniscono a noi; si tratta dell’annuale Adunata Nazionale degli Alpini. Siamo un poco titubanti e preoccupati, le previsioni meteo sono poco rassicuranti e la pioggia è già caduta in abbondanza nei giorni scorsi, ci si chiede cosa accadrà nei quattro giorni che ci attendono densi di impegni e di appuntamenti e manifestazioni che si svolgeranno sempre all’aperto. Arrivati a Bergamo, nel posto a noi assegnato, ci rendiamo conto che non è possibile nemmeno camminare a piedi poiché il campo predisposto per gli attendamenti è un mare di fango e solo con le ruspe e i trattori si può tentare di transitarvi.
Domenica 13 Giugno la tradizionale festa della Cappelletta . Gli aggettivi sono i soliti e vanno sempre bene: bella, ben preparata ( Ma quanto lavoro ci sta dietro !!! ) , partecipata ( oltre cento i commensali ) in sintesi tu arrivi alla mattina e vai a casa alla sera contento, riposato ( parlo per tutti quelli che come me fanno poco o niente ), e grato per tutti quelli ( e non sono pochi ) che ti hanno dato questa opportunità. Quest’anno due novità rispetto al solito; alla fine della S. Messa la consegna di due medaglie ricordo ai fratelli Confente per i loro 50 anni di appartenenza all’ANA consegnate dal nostro capogruppo Franco e da Giorgio Urbinati ex presidente della Sezione di Milano e ospite gradito con signora; Angelo ed Egidio destinatari della medaglia, visibilmente commossi, ringraziano.
Domenica 6 Giugno una buona rappresentanza del nostro gruppo ( più di dieci tra alpini e simpatizzanti ) si è recata a Ponte Selva per il tradizionale appuntamento annuale. Anche quest’anno è riuscito benissimo. Tempo splendido, partecipazione numerosa, buona organizzazione il tutto in quel contesto sorto in quella bellissima località dove Monsignor Antonietti ha creato il posto di accoglienza dei bambini orfani di guerra. Una banda musicale di Ombriano pimpante con un direttore giovane, bella ( era una donna ), entusiasta ci ha intrattenuti durante la mattinata con una serie di brani, obbligatoriamente alpini, ben eseguiti.
Il 25 Aprile a San Vittore Olona è più bello (Giugno 2010)
IL 25 APRILE A SAN VITTORE OLONA E’ PIU’ BELLO
E’ mezzogiorno del 25 aprile, sono appena tornato dalla cerimonia commemorativa del 65° anniversario della Liberazione tenutasi in paese e, guardando le immagini che scorrono al telegiornale sulle analoghe manifestazioni tenutesi in altre parti d’Italia, mi viene da pensare di abitare in un’altra Italia. Scene di violenza, contestazione, insulti e mi chiedo, provocatoriamente, se abbia un senso tutto questo. Poi penso alla bella cerimonia alla quale ho partecipato stamane e la risposta è SI !
Questa data si è celebrata, si celebra e si celebrerà ancora … si spera … perché se si perdono i legami con la storia, con il nostro passato, il futuro potrebbe riservarci, senza alcun dubbio, delle spiacevoli sorprese. Quindi per questo e non soltanto la nostra Patria, l’Italia, non vuole dimenticare e, nel piccolo, anche il nostro “Penna Nera” assieme alla numerosa presenza dei soci alla commemorazione. A seguire la cerimonia dell’alzabandiera e l’omaggio floreale al monumento ai Caduti, antistante il comune, il corteo si recò nei punti d’interesse storico della nostra comunità:
Il Coro Alpini di Magenta a San Vittore Olona (Giugno 2010)
IL CORO ALPINI DI MAGENTA A SAN VITTORE OLONA
Domenica 18 aprile , presso la Casa Famiglia di San Vittore Olona, si è tenuto il consueto,atteso e gradito incontro con il coro degli Alpini del gruppo di Magenta. Quest’anno i sempre bravi amici coristi sono arrivati più numerosi; il motivo è la fusione corale con il coro di Inveruno. Il buon livello artistico precedente è ancora migliorato con l’inserimento di queste nuove forze e anche il repertorio di canzoni si è arricchito. Le aspettative sono state appagate e tutti i presenti hanno applauditocon calore ad ogni canzone presentata. Insomma una gran bella festa che, alla fine del concerto con numerosi bis e un gradito rinfresco, si è conclusa in Sede dove, con le gambe sotto il tavolo, in un clima di sincera amicizia, il coro integrato dalle nostre voci ( stiamo migliorando ma c’è ancora spazio…. )ha chiuso questo piacevole pomeriggio in allegria. Arrivederci al prossimo appuntamento.
Come ogni anno gli iscritti si ritrovano per un momento dedicato alla memoria dei nostri Soci che ci hanno preceduto, dei nostri “veci” come si usa dire fra noi. E’un dovere consequenziale all’iscrizione all’Associazione e, ancora per questo motivo, diventa un appuntamento cui tutti gli alpini dovrebbero essere presenti.E’ difficile giustificare l’assenza di molti di noi trattandosi di una ricorrenza in calendario dall’inizio dell’anno, rammentato, ricordato nel nostro giornalino … altrimenti a cosa serve … cosa ci sta a fare … senza dimenticare i continui richiami del capogruppo! Sempre presenti ci onorano con la loro presenza gli amici della “Benemerita” nella persona del maresciallo comandante la stazione dei carabinieri in servizio, sull’attenti con noi durante la cerimonia dell’alzabandiera nella nostra sede.
Nel mese di aprile i componenti della squadra S.I.A. della Protezione Civile Sezionale hanno partecipato a due appuntamenti addestrativi. Sabato 10 il ritrovo era fissato a Pessano con Bornago presso la prima “casa” che Don Carlo Gnocchi istituì per accogliere i mutilatini e gli orfani dei caduti in guerra e che ancora oggi riveste una forte carica simbolica per l’intera Fondazione. La casa è circondata da un parco di 4 ettari che richiede una costante e costosa manutenzione che, per le risorse sempre carenti dell’Ente, si affida al volontariato e alla costanza degli amici del Gruppo di Cernusco sul Naviglio da sempre custodi del monito del Beato Don Gnocchi: “Amis, ve racumandi la mia baracca”. E all’area verde di quella “baracca” ci siamo dedicati in quella giornata, aiutati dagli alpini della Sezione di Reggio Emilia e di Bolzano che, per vincoli di amicizia di naia paracadutistica-alpina, sono sempre disponibili ad accogliere l’invito del buon Biffi di Cernusco.
L’aver partecipato a due turni con la Protezione Civile in Abruzzo non mi autorizza allo sciocco autoincensamento dell’… io c’ero … tutt’altro pensando a quanto sotteso durante questa ulteriore esperienza di volontariato. Da allora, per quanto mi riguarda, ogni volta si presenti l’occasione di vedere qualche programma in tv o partecipare a serate inerenti a quella terribile calamità del terremoto mi trova coinvolto sia emotivamente sia sulle speranze inerenti allo specifico o all’auspicabile totale recupero … sulla cui realizzazione primeggiano non pochi dubbi. Ho aderito volentieri ad accompagnarmi agli amici del gruppo per partecipare alla serata indetta dall’amministrazione comunale e dal gruppo degli alpini di Abbiategrasso durante la quale è stato “affidato” il cospicuo assegno di 60.000,00 euro quale contributo pro Abruzzo.
Con l’anno nuovo sono iniziati gli incontri e gli appuntamenti riguardanti l’organizzazione e la riorganizzazione del Nucleo di protezione Civile sezionale dopo il periodo di emergenza derivato dal terremoto in Abruzzo che ha visto coinvolte decine di volontari della nostra Sezione. E’ così che sabato 20 febbraio, presso il 3P di Cesano Maderno, Il nuovo coordinatore pro tempore, Giuseppe Donelli, designato in sostituzione di Espero Carraro ha illustrato ai volontari presenti quali saranno gli impegni futuri e l’impegno che sarà richiesto a chi, seriamente e liberamente, decide di restare a far parte di una struttura che deve poter contare su uomini e donne disponibili a donare il proprio tempo per essere pronti ad aiutare gli altri.
E’ così che, come programmato nell’incontro al Rifugio Piazza lo scorso dicembre, domenica 1 febbraio si è svolta la prima uscita addestrativa della squadra che prevedeva il ritrovo a Pizzino in Val Brembana dalla quale, attrezzati con ciaspole, sci e scarponi si doveva raggiungere la località dei Piani di Artavaggio dove si sarebbe svolta una lezione di ripasso sui nodi e le tecniche di assicurazione. Con il termine del periodo legato all’emergenza del terremoto in Abruzzo dello scorso aprile, sono riprese le esercitazioni della Squadra di Intervento Alpino con l’intenzione di recuperare il tempo dedicato a cause certamente più importanti.
Sabato 16 gennaio ore 7 mi sveglio, guardo dalla finestra : è tutto bianco, un freddo boia………. penso agli alpini che, fra un’ora, si devono trovare in sede per preparare il falò e me li immagino i sette/otto volontari che, infreddoliti, preparano la catasta per la sera . Sono, solamente con lo spirito, al loro fianco( puttost che nient l’è mei puttost….. ). Sicuramente allietati da qualche genere di confort ( possiamo immaginare…. )ne avranno avuto per più di tre ore sicuramente perché la catasta di circa sei metri di altezza sulla cui cima era seduta “ la vecchia “ era grande, bella, fatta bene, insomma costruita proprio a regola d’arte.
Martedì15 dicembre alle ore 20,45 in un affollatissimo Duomo, il coro ANA di Milano accompagnato dalla Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi, ha tenuto un concerto straordinario in onore del Beato Carlo Gnocchi. Eravamo veramente in tanti ad ascoltare i canti alpini oltre agli inevitabili bis che i veci di Massimo Marchesotti, corista come gli altri in quanto Giovanni Veneri, oltre alla sua orchestra, dirigeva anche il coro, e , come si sapeva già prima di iniziare, ogni singolo brano ha ottenuto unanimi consensi.
Il terribile terremoto dello scorso 6 aprile che ha sconvolto l’Abruzzo e la partecipazione massiccia alle operazioni di soccorso da parte dei volontari, in special modo dei componenti della S.I.A., ha avuto come naturale conseguenza l’annullamento quasi totale delle esercitazioni programmate per il 2009. Rientrata finalmente l’emergenza con un parziale ritorno alla normalità, abbiamo ripreso il calendario addestrativo dove l’avevamo lasciato ed è così che domenica 20 dicembre 2009 un discreto numero di alpini e non (c’erano i miei due figli come “imbucati” ufficiali) si è dato appuntamento a Rancio sopra Lecco e, zaino in spalla, ha raggiunto il Rifugio Piazza al Monte S. Martino luogo da anni deputato all’uscita di dicembre nel corso della quale viene stilato il programma addestrativo per l’anno seguente.
E’ pur vero che fa tutto parte del corso naturale della vita, ma la notizia ricevuta dal mio amico di naia torinese Antonio la sera del 3 gennaio è di quelle che non vorresti mai sentire: “Franco, ho ricevuto una telefonata da un non precisato alpino della Valle D’Aosta che mi informava della scomparsa di Marcel avvenuta ieri”. Non so come avere conferma e tramite Internet trovo il nome del Presidente della Sezione Valdostana che chiamo immediatamente.Purtroppo mi conferma che in quel momento al telegiornale regionale stanno dando la notizia: Marcel Messelot, per ogni alpino che è transitato da Aosta negli anni ’60 – ’90 semplicemente Papà Marcel, è mancato sabato 2 gennaio.
S. Messa in Duomo: a ricordo di chi è “andato avanti”
Com’è ormai tradizione anche quest’anno in Duomo a Milano, si è svolta un’importante cerimonia che vede coinvolti gli Alpini, si tratta della S. Messa che si celebra a suffragio di tutti gli Alpini andati avanti. Questo appuntamento che vede coinvolti non solo gli Alpini, ma anche la popolazione residente a Milano e non, si sta ingigantendo ogni anno sempre più. Il numero di partecipanti, infatti, si incrementa di volta in volta vuoi perché ci si passa la voce vuoi perché queste cerimonie sono sempre più sentite da tutti, e comunque suscitano sempre più curiosità anche da parte di chi direttamente interessato non lo è. A dimostrazione del fatto, passando tra la folla di gente che popolava la piazza e le vie interessate al percorso della sfilata, ho potuto sentire parecchi stranieri di vari paesi che a loro modo interpretavano ciò che stava accadendo, naturalmente incuriositi. Dobbiamo sapere che anche se tutto ciò avviene in Duomo a Milano la cerimonia coinvolge le sezioni e i gruppi di tutti i paesi ove ci sono sedi Alpine. Lo dimostra il fatto che erano presenti circa 300 Gagliardetti dei vari gruppi ed anche qualche gruppo residente in altri paesi europei e non, che ha partecipato alla bellissima cerimonia.
Come sempre la nostra Assemblea si apre conl’omaggio alla Bandiera e con un minuto di raccoglimento in onore e memoria dei militari che, anche quest’anno hanno perso la vita in servizio nelle varie parti del mondo dove sono stati inviati a svolgere il loro dovere; a loro e alle loro famiglie vada il nostro più profondo senso di gratitudine. Alla loro memoria associamo quella dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine che ogni giorno, silenziosamente e molte volte in un clima di denigrazione per quanto fanno, pensano alla nostra sicurezza.
Venerdì 4 dicembre nei locali della sede di via Alfieri si è svolta l’ Assemblea Ordinaria del Gruppo Alpini di San Vittore Olona. Erano presenti 24 Alpini, 6 Amici e 1 futuro nuovo socio che sarà iscritto dal mese di gennaio. Dopo la verifica dei poteri si è fatto l’omaggio alla Bandiera e quindi la nomina del Presidente dell’ Assemblea che è stato Gigi Rodeghiero, consigliere sezionale addetto al nostro gruppo. Il Capogruppo ha letto la relazione morale, riportata in altra parte del giornale, ed il segretario quella finanziaria. Si è stabilito che la quota associativa rimanesse invariata dato che non vi sono state modifiche a livello sezionale e nazionale.
La sera di mercoledì 9 dicembre, nel corso della serata organizzata presso la sede Sezionale di Milano dedicata allo scambio degli auguri tra i Soci e famigliari, ha presenziato anche una nostra delegazione. Il motivo della nostra partecipazione derivava dal fatto che nel corso della serata sarebbero stati assegnati riconoscimenti ad Alpini della Sezione che si erano particolarmente distinti nella vita associativa. Con un passa parola i membri della S.I.A. erano stati allertati ed avvisati in anticipo che nel corso dell’incontro sarebbe stata consegnata una targa al nostro grande Vecio della squadra: Giovanni Frattini. Giovanni infatti, dalla costituzione della squadra avvenuta nel lontano 1989, è sempre stato presente a tutte le uscite ed iniziative intraprese e, all’inevitabile ritiro dalla partecipazione attiva del fondatore Franco Mazzucchi, è diventato il responsabile e referente S.I.A. assumendo il ruolo di coordinatore.
Mentre il buon Goffredo Mameli si contorce nella tomba la memoria va al senatore Ciampi, a quanto si era adoperato per ridare dignità alla nostra Italia degradata a “paese”, Questo nostro bel paese supportato con sufficienza anche da molti dei nostri onorevoli: Quindi non più amore di patria concetto vecchio, obsoleto, ormai eroso dal tarlo degli anni ma esaltazione e celebrazione con un più giovane e moderno amor di paese!! Assieme al senso di Patria il Sen. Ciampi si attivò affinché il nostro inno nazionale avesse a buon diritto un posto d’onore e non rimanesse soltanto una musichetta d’identità nazionale nelle manifestazioni sportive. Il risultato è sotto gli occhi di tutti :il tricolore è riapparso negli edificio pubblici, scuole, comuni, complessi sportivi, ecc. e, ugualmente, l’inno nazionale ha ripreso dignità. Perfino qualche politico ne sillaba le parole: fa niente se, forse, ignora di cantare la prima o la seconda strofa; il popolo comune ci mette il carico accentuando il rataplan rataplan del ritornello e gli sportivi si onorano di cantarlo a squarciagola.
Don Carlo Gnocchi ... finalmente Beato ( Dicembre 2009 )
Don Carlo Gnocchi… finalmente Beato!
Sabato 24 e Domenica 25 Ottobre un’importante cerimonia che coinvolgeva in particolar modo tutti gli Alpini, aveva finalmente inizio, si trattava nientemeno che della tanto attesa beatificazione di Don Carlo Gnocchi cappellano Alpino che ha partecipato in prima persona alla tragica Campagna di Russia. Penso che non sia necessario spendere parole sulla sua vita, poiché tutti sanno come Lui stesso in prima persona abbia vissuto le tragedie di questa triste vicenda e come poi abbia proseguito nell’assistenza di chi aveva bisogno, in particolar modo i mutilatini di guerra.
La cerimonia ufficiale della commemorazione del 4 novembre organizzata dall’Amministrazione Comunale si è svolta domenica 8, sotto la guida del nostro cerimoniere, Angelo, seguendo l’oramai collaudato programma che ha visto il ritrovo presso il Palazzo Comunale da dove ci siamo diretti alla Chiesa Parrocchiale per la celebrazione della S. Messa. Erano presenti, oltre al Gonfalone Comunale e al nostro Gagliardetto, i rappresentanti delle altre associazioni sanvittoresi che hanno voluto portare la loro testimonianza in questa ricorrenza e tra loro, quello che mi ha come sempre fatto più piacere era l’alfiere delle Scuole Elementari segno di una continuità che da sempre è per noi impegno primario.
Anche quest’anno, come da tradizione, abbiamo avuto il solito incontro con i ragazzi delle scuole in occasione del 4 novembre. L’appuntamento era prima alle scuole private delle Suore Sacramentinedove tutti, dai più piccoli dell’asilo fino a quelli delle quinte erano schierati di fronte al palo dell’Alzabandiera e alla presenza del nuovo Sindaco e della nuova amministrazione comunale hanno iniziato a cantare e suonare l’inno di Mameli. Dopo un breve discorso del Sindaco e del nostro Capogruppoi bambini sono rientrati e noi eravamo attesi dalle quinte, per l’occasione riunite in una sola aula,e siamo stati subissati di domande che vertevano più che altro sulla figura degli alpini volontari e sulla protezione civile. Stesso copione si è svolto alle scuole elementari statali dove l’unica variante è stata la visita al Cimitero con le quinte per la deposizione di un lume ed un mazzo di fiori alla tomba ai caduti e la recita di una preghiera.
Elementare come può essere una castagnata all’aperto.Nel nostro caso: un bel prato, un grande braciere ricolmo di croccanti e gustose castagne con attorno un gruppo di alpini impegnatia tagliare, mescolare, arrostire e, alla fine aiutati dalle insegnanti , a distribuire ai ragazzi quei saporiti frutti autunnali. Elementare, in realtà, perché giovedì 29 ottobre il nostro gruppo si esibiva in tale impresa culinaria invitato dalle insegnanti delle scuole elementari con il valido supporto di alcune mamme. Le maestre, oltre al dovere di docenza, si erano attivate per l’occasione attrezzando i bambini con bicchieri di plastica ed ingegnosi cartocci fatti con fogli di giornale e tanta buona volontà. E’ stato splendido, meraviglioso vedere quei frugoletti curiosi, agitati fino all’ansia in attesa di gustare, alcuni forse per la prima volta, quel dono di natura chiamato castagna.