Associazione Nazionale Alpini -
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Eccoci finalmente giunti a questa importantissima ricorrenza, si tratta niente meno che del raduno del secondo raggruppamento facenti parte le sezioni della Lombardia ed Emilia Romagna, svoltasi a Vigevano nei giorni di sabato 18 e domenica 19 ottobre in occasione dell’80° di fondazione della sezione di Milano. In preparazione a questo raduno, la settimana prima, cioè sabato 11 ottobre, si è svolta una manifestazione molto bella a Mortara.
Anche il nostro Gruppo, ottemperando le disposizioni del Presidente Nazionale, nella serata del 3 novembre scorso ha reso gli onori ai Caduti in occasione della conclusione delle celebrazioni del 90° anniversario della fine della Grande Guerra.
Anche a San Vittore quindi, così come in tutti i comuni dove gli alpini hanno una loro sede, alle ore 19.30 precise, dopo un breve corteo giunto davanti al Monumento ai caduti, è stato acceso un lume e si è data lettura della lettera che il Presidente Perona ha fatto pervenire, seguita dalla Preghiera dell’Alpino.
Un altro amico, un vero Alpino, è andato avanti: Antonio Liuzzi già capogruppo di Bareggio ed attualmente Consigliere sezionale è salito al Paradiso di Cantore.
Era strapiena la chiesa di Bareggio, tanto da non riuscire a contenere tutti gli intervenuti a dargli l’estremo saluto malgrado un tempo da diluvio universale che, come detto dal Presidente Urbinati, dava l’impressione che anche il cielo piangesse.
Mercoledì 29 ottobre il nostro Gagliardetto era presente nel Duomo di Milano per rendere l’estremo saluto ed il doveroso omaggio alla salma di Delfino Borroni, ultimo reduce della Grande Guerra e Cavaliere di Vittorio Veneto che se ne è andato alla vigilia delle solenni celebrazioni per il 90° anniversario della fine del conflitto mondiale.
Nato il 23 agosto del 1898 a Turago Bordone (PV), aveva da poco compiuto 110 anni ed in quella occasione era stato protagonista di numerosi servizi televisivi durante i quali non perdeva occasione per ricordare gli amici che avevano vissuto quella tragica esperienza e che non erano tornati.
Qualcuno si chiederà cosa c’entra Padre Pio con gli alpini, è presto detto: il Santo di Pietralcina è stato dichiarato dalla Chiesa patrono delle associazioni di Volontariato di Protezione Civile.
E’ per questo motivo che sabato 20 settembre si è tenuta nel Duomo di Milano una solenne cerimonia alla quale sono state invitate tutte le componenti del volontariato che operano nelle P.C. e, naturalmente, gli alpini non potevano mancare.
25° Anniversario Gruppo di Gessate (Novembre 2008)
25° Anniversario Gruppo Alpini di Gessate
Sono le 8 del mattino di una domenica di settembre, la prima del mese per la precisione ed un gruppo di 4 persone, tra le quali ci sono anche io, partono per Gessate dove gli alpini del posto celebrano il 25° anniversario di fondazione del gruppo.
Alcuni si domanderanno per quale motivo solo 4 persone sono mobilitate per una ricorrenza così importante, ma è subito spiegato il motivo: la mostra mercato di Canegrate in concomitanza a questa festa, ci impegna con la presenza di altri soci del gruppo presso lo stand da noi allestito, ma di questo se ne parlerà in un'altra occasione.
Ricordiamo a tutti i Soci che nei giorni 18 e 19 ottobre 2008 si svolgerà a Vigevano il Raduno del 2° Raggruppamento che comprende 20 Sezioni della Lombardia ed Emilia Romagna rappresentanti 88.000 alpini e 21.000 aggregati.
Questa manifestazione che, è giusto ricordare, è seconda solo all’Adunata Nazionale, è inserita nelle celebrazioni per l’80 di fondazione della Sezione di Milano e questa ricorrenza deve essere onorata da TUTTI i Soci che devono sentirsi in dovere di dare la propria disponibilità per i preparativi e di partecipare alla sfilata.
“A QUESTI PRODI VIGILI SUI MONTI NON PARVE SORTE DURA PRECIPITARE A VALLE SOTTO LA VALANGA IMMANE SE IL VERDE DELLE FIAMME E IL ROSSO DEL SANGUE LORO SULLA NEVE SIMBOLEGGIARONO AL TERMINE ESTREMO DEL FRONTE DI GUERRA LA GLORIA DEL TRICOLORE”
Queste le parole impresse sul cippo che, al cimitero degli Alpini posto a 2.380 mt. nel vallone dello Scerscen, gli alpini del Gruppo di Lanzada in Val Malenco hanno voluto dedicare a 24 nostri fratelli lassù periti.
Domenica 8 giugno la Sezione di Milano si è ritrovata all’ormai tradizionale raduno di Ponteselva. Anche se il tempo non lasciava ben sperare la festa si è svolta nel migliore dei modi. Iniziando con l’Alzabandiera seguito dalla Santa Messa; la consueta passeggiata nel verde della pineta purtroppo non si è potuta fare dato che la pioggia dei giorni precedenti ha reso impraticabile il percorso.
Cari alpini voglio farvi sapere in due righe la mia impressione sull’Adunata di Bassano. Sono i giorni che ti restano sempre dentro: i preparativi, il lavoro, gli imprevisti, il convivere con Soci e non, la gioia di essere finalmente partecipi di questa grande stupenda avventura.
Erano le 8,30 quando noi del gruppo di San Vittore Olona ci siamo posizionati su Viale Venezia, lungo il viale della sfilata, si era già formato un doppio cordone di gente aumentato col passare delle ore, sino a diventare muraglia invalicabile.
Giovani, anziani, bambini, ragazze, donne in una babele di dialetti che tradivano la loro provenienza. Inconfondibili i dialetti bergamaschi e bresciani. La bella manifestazione è iniziata alle 9,30 e conclusasi alle 21,00 con tre ore di ritardo.
Mi succede molto spesso di essere “positivamente” geloso di quanti sanno utilizzare al meglio e con apparente facilità il nostro bel italiano: con le parole o con gli scritti sanno ricostruire, sanno far rivivere fatti, avvenimenti e suscitare magicamente emozioni o quanto esiste di più intimo e personale.
Ho fra le mani il programma del Gruppo alpini di Limbiate inviatoci per informare e coinvolgere nella loro festa, nel loro 50° di fondazione gli amici della Sezione di Milano e non, assieme ad amici e simpatizzanti d’ogni dove...
Alla chetichella, senza troppo clamore, è entrata in vigore la legge n° 194 del 22 agosto 2007 che offre a coloro che hanno evitato il servizio militare dichiarandosi obiettori di coscienza la possibilità di rinunciare a tale condizione e quindi di poter usare le armi, arruolarsi in corpi armati o nell’industria degli esplosivi, come prima era loro vietato.
Martedì 19 febbraio nella chiesa di S. Maria del Rosario a Milano, la stessa che aveva accolto il Grande Vecio Bruno Anselmi, gli alpini della Sezione hanno dato l’estremo saluto a Mario Castelli Consigliere Sezionale stroncato da un male incurabile.
Purtroppo il giorno lavorativo e la comunicazione tardi riguardo l’orario delle esequie non ha consentito a molti di essere presenti, anche se quanti l’hanno conosciuto saranno stati vicini al dolore della famiglia.
Note in margine a un fenomeno sorto in seno alla società e morto per consumazione.
Già, obiettore di coscienza, chi era mai costui? Tra i nostri lettori qualcuno se ne ricorda?
Opportuno rinfrescarci la memoria: obiettore di coscienza era quel giovanotto che, chiamato per servire in armi la Patria, adduceva motivi filosofico-religiosi per attestare la propria propensione alla pace e il proprio rifiuto all’uso delle armi. Motivi di tutto rispetto: chi di noi vuole la guerra, a parte i mercanti d’armi e certi capi di stato megalomani? Il contestuale rifiuto delle armi è meno sostenibile: infatti se non si è pronti a rintuzzare l’aggressore si è destinati a caderne preda; così come devolvere ad altri la propria difesa significa consegnarsi a un protettore quasi mai disinteressato.
Faticava a contenere tutti i presenti, malgrado fosse la mattina di un giorno feriale, la chiesa di Carate Brianza, e tutti erano accorsi, mercoledì 28 novembre, per rendere l’estremo saluto a una persona, un alpino speciale: Angelo Greppi.
Classe 1924 forse il suo nome è sconosciuto ai giovani , ma per chi ha vissuto dall’inizio l’esperienza della Protezione Civile che dal Friuli del 1977 gettò le basi dell’attuale P.C. nazionale (e non solo alpina) Angelo era un simbolo.
Nata così, come una semplice voglia di mantenere vivo il ricordo di una pagina dolorosa della nostra storia recente, la cerimonia di commemorazione della strage di Nasiriya è stata infine una delle più belle manifestazioni che siamo riusciti ad organizzare. Dal momento della decisione di coinvolgere in questo momento di ricordo le scuole sanvittoresi ed ottenuto il via libera dal Dirigente Scolastico Dott. Tringolo, è stato un susseguirsi di adesioni anche spontanee che hanno contribuito, la mattina di lunedì 12 novembre, a riempire il parco dedicato alla memoria di questi nostri Caduti.
Sabato 20 e domenica 21 ottobre si è svolto a Mandello del Lario (Lecco) il raduno del 2° Raggruppamento ( Lombardia ed Emilia Romagna ).Otto rappresentanti del nostro gruppo sono partiti alle prime luci dell’alba per raggiungere la cittadina che si affaccia sul lago di Lecco. All’arrivo una moltitudine di alpini era già ammassata nei punti prestabiliti in attesa che cominciasse la sfilata. E’ stata come un’Adunata Nazionale ma a ranghi ridotti; erano presenti alcune bande musicali del luogo e una fanfara alpina a segnare il passo durante la sfilata. L’accoglienza della gente è stata veramente calorosa durante tutto il percorso ed un massiccio imbandieramento ha fatto da cornice al nostro passaggio.
135° delle Truppe Alpine a Cassano (14 Ottobre 2007)
135° delle Truppe Alpine a Cassano
Quando nei nostri Gruppi organizziamo una manifestazione, al termine vengono tirate le somme e, anche in base alla partecipazione, si giudica la riuscita gustando il giusto compenso per la fatica profusa.
Ebbene gli amici di Cassano d’Adda non possono che essere soddisfatti per la grandiosa festa che si sono, e ci hanno regalato domenica 14 ottobre quando, per festeggiare il proprio 85° compleanno ed il 135° anniversario di fondazione delle Truppe Alpine ad opera del Generale Perrucchetti, cassanese DOC, un numero veramente impressionante di alpini ha pacificamente invaso la loro cittadina.
Lo scorso 7 ottobre gli Alpini di Cinisello Balsamo hanno concluso le manifestazioni per i 75 anni di nascita del loro Gruppo con una stupenda cerimonia a cui hanno partecipato un gran numero di persone (alpini e non). Pur rispettando il classico cerimoniale con l’Alzabandiera, la sfilata, l’omaggio ai Caduti e la Santa Messa, ogni nostro appuntamento ha una particolarità che lo contraddistingue dagli altri.
E così anche Bruno Anselmi ci ha lasciati, se ne è andato così come aveva sempre vissuto, con discrezione, signorilità e gentilezza. Bruno era, così come Vitaliano Peduzzi ed altri suoi coetanei che ho avuto la fortuna di conoscere, un Alpino con la A maiuscola ed era fiero di portare la penna che per lui significava tanto, oltre che essere la memoria storica della Sezione. Classe 1907, avrebbe compiuto 100 anni nel prossimo Maggio e la sua ultima uscita “pubblica” era stata lo scorso 17 dicembre a Milano in occasione della S. Messa in Duomo dove venivano ricordati i tanti, troppi commilitoni che aveva conosciuto e che non avevano fatto
ritorno. In quell’occasione aveva atteso sul sagrato l’uscita dei Gagliardetti e dei Gonfaloni salutandoli impettito, così come più tardi, al Sacrario di S. Ambrogio, aveva reso gli onori ai Caduti, schierato accanto al picchetto di bocia della Taurinense che forse non sapevano di avere accanto una icona dell’Associazione Alpini, quasi un passaggio di consegne da Vecio a Bocia. Negli ultimi tempi Bruno viveva presso una struttura di accoglienza, ma a tutti quelli che lo andavano a trovare, sembrava di essere in una sede staccata dell’Associazione, tanti erano i simboli alpini dei quali amava circondarsi. Lunedì 8 gennaio, malgrado il giorno lavorativo, eravamo numerosi nella chiesa di S. Maria del Rosario a Milano dove aveva chiesto di tornare per il suo ultimo viaggio, per stare ancora vicino ai suoi alpini e a tutti noi, con la consapevolezza che d’ora in poi saremo un po’ più poveri, gli abbiamo tributato un doveroso omaggio a nome di tutti i Soci della nostra Sezione.
Franco
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