Associazione Nazionale Alpini -
Gruppo di San Vittore Olona- Via Alfieri - 20028 San Vittore Olona (MI)
tel: 3333450040
- sanvittoreolona.milano@ana.it
E' con grande gioia che mi appresto a scrivere queste righe che mi riportano alla giornata di domenica 12 Maggio a Piacenza per l'Adunata Nazionale degli Alpini! Quando l'amministrazione ha ricevuto l'invito del nostro gruppo alpini del paese a partecipare all'Adunata Nazionale sono stato onorato di ricevere l'incarico a rappresentare San Vittore Olona insieme ad Angelo Morlacchi e al resto del gruppo. Piacenza ci ha accolto in un tripudio di bandiere Tricolore e scritte inneggianti gli alpini, abbiamo condiviso il pranzo domenicale con tutto il gruppo (complimenti ai cuochi bravissimi!) e poi sulle tribune lungo le vie della parata in attesa che venisse il momento di aggregarci all'ammassamento e sfilare anche noi in mezzo a due ali di folla in tripudio ad omaggiare gli alpini di tutta Italia.
Confesso che, quando nell’ottobre dello scorso anno mi è venuta la brillante idea di chiamare il mio amico di naia Antonio, piemontese DOC per proporgli di ritrovarci ad Aosta inoccasione del 35° anniversario dal congedo, non sapevo a cosa sarei andato incontro. Nei primi mesi l’euforia di risentire, tramite rocambolesche imprese telefoniche e ricerche su Internet quanti avevano fatta la naia alla Testafochi nel 1977, ci ha galvanizzato perché vi assicuro che la gioia reciproca di sentirci era veramente grande e l’aggiornamento dell’elenco che avevamo dai tempi passati lasciava ben sperare.
Ci abbiamo provato. Mi spiego e credo sia necessario visto che più di qualche socio del nostro gruppo non si è fatto vedere: sarebbe molto peggio, se si fosse completamente disinteressato a quanto gli altri si erano impegnati: forsenon legge il notiziario destinandolo metodicamente al cestino ignorando totalmente la vita di gruppo: ovviamente in simili occasioni ci si chiedese questa persona si ricorda di essere iscrittoad un’associazione e se ci tiene ad essa anche solo un pochino … Vengo al punto: una sera ci venne a trovare in sede un signore il quale dopo le ovviepresentazioni ci ha chiesto una mano per una iniziativa che sembrava fatta apposta per un gruppo alpino.
Salve a tutti! In una serata nebbiosa e abbastanza fredda d'autunno, mi dirigevo verso la sede degli Alpini di San Vittore Olona per incontrarmi con loro. Ad essere sincero, io che sono un cittadino mancato, e che spesso mi dileguo per raggiungere mete prettamente montane, mi chiedevo con insistenza cosa potessero avere a che fare gli Alpini con un paesotto tranquillo e ligio ai propri doveri, situato in piena pianura padana. Mi sono ricreduto dopo pochi minuti. Vengo subito accolto con composta ospitalità e orgoglio di appartenenza, cosa che da tempi non sospetti contraddistingue questo corpo e i suoi simpatizzanti.
Marzo è il mese dove l’appuntamento “ gastronomico “ non è al venerdì sera e non si chiama disnarello.In questo mese il gruppo, da tempo, partecipa alla S. Messa in ricordo dei soci “ andati avanti “ e poi, dopo la celebrazione, ritrovo in Sede per aperitivo e pranzo del gruppo. Domenica 17 con grande partecipazione etutti i posti occupati, il programma è stato rispettato. Alle 9,30 , alla presenza delle autorità e di numerosi soci, alzabandiera davanti alla sede. Numerosi i cappelli alpini alla S. Messa e un significativo pensiero del Parroco Don Piero che trova sempre belle parole da indirizzare al nostro gruppo; il corpo bandistico ha degnamente accompagnato la funzione.
Ultimamente il nostro Gruppo ha deciso di appoggiare le iniziative dell’Associazione “ROBY PIANTONI ONLUS” fondata nel 2010 in ricordo appunto di Roby Piantoni un alpinista scomparso nell’ottobre del 2009 durante una spedizione alpinistica sullo Shisha Pangma (Tibet). Il sogno di Roby, ora raccolto quale eredità morale dai famigliari, era quello di sostenere lo sviluppo culturale e sociale delle popolazioni più povere che vivono tra le montagne più alte del mondo, motivazioni che trovano riscontro anche con lo spirito alpino. La sera di sabato 6 aprile, abbiamo organizzato, presso la sala polivalente di San Vittore Olona (sotto l’edificio dell’ufficio postale) una serata nel corso della quale i volontari dell’Associazione presenteranno un filmato sugli scopi e le attività che li vedono da impegnati nella costruzione, ristrutturazione e manutenzione delle scuole con fornitura di materiale didattico per permettere alle prossime generazioni locali di programmare un futuro migliore basato sull’istruzione. Il nostro compito è quello di promuovere l’iniziativa tra i nostri conoscenti e, naturalmente, essere presenti tutti a questa iniziativa che richiede esclusivamente la nostra presenza ad una serata che non può che arricchire ciascuno di noi. Appuntamento quindi numerosi a sabato 6 aprile alle ore 21 presso la sala polivalente a San Vittore Olona.
Oggi 11 marzo 2013 posso dirmi finalmente orgoglioso dei nostri governanti che hanno trovato in extremis il coraggio di fare quello che gli italiani chiedevano da tempo: portare a casa i nostri due Fucilieri di Marina da oltre un anno tenuti in ostaggio dall’autorità locale del Keralal tra l’altro in disaccordo con le autorità centrali di quel Paese. I fatti sono oramai conosciuti da tutti e vedevano contrapposte alle legittime richieste atte a tutelare i nostri ragazzi una infinita serie di scuse, rinvii, rivalità interne alla giustizia locale il tutto preceduto dall’arbitraria decisione iniziale di far letteralmente sparire le prove che discolpavano i Marò a cominciare dalla barca e dai corpi dei poveri pescatori uccisi. Quello che a me risulta incomprensibile è stata l’ostinazione protrattasi per così tanto tempo a negare la scarsità delle prove raccolte, il luogo dell’accaduto e la funzione dei nostri militari impegnati in un’opera di sicurezza che dovrebbe essere scontata nel mondo civile.
La notte del 14 aprile 1912 il Titanic, ammiraglia, orgoglio e fiore all’occhiello della White Star Line la società armatrice, appena varato e considerato inaffondabile si inabissava nel suo viaggio inaugurale provocando oltre 1.500 morti. Quello che, sin da bambino, mi ha sempre colpito di questa tragedia era il racconto dell’atteggiamento dei componenti dell’orchestra che, pur consapevoli del fatto che la nave stava affondando, hanno continuato a suonare come se fosse tutto normale sino a scomparire con la nave stessa. Ultimamente il paragone continua a tornarmi a mente quando vedo la stato in cui versano i fiori all’occhiello, i gioielli, i biglietti da visita di questa nostra bella ed amata Italia: scuole destinate a formare i nuovi cittadini prive di attrezzature e fatiscenti, siti archeologici invidiatici da tutto il mondo che cadono letteralmente a pezzi, ospedali dove il paziente viene abbandonato intere giornate nei corridoi del pronto soccorso per mancanza di letti e di personale, strade con buche che sembrano crateri, opere pubbliche iniziate e lasciate marcire, e chi più ne ha…
….sitratta di una casa di riposo in quel di San Vittore Olona: bene …. da qualche anno gli Alpini del gruppo hanno preso l’abitudine … si fa per dire, di trovarsi una domenica per una visita in questa struttura che ospita chi ormai fruisce del tanto meritato riposo. Tutto bello quindi però, c’è un però: in questa cornice di tutto apposto si può celare il pericolo dell’isolamentoe/o della dimenticanza .Ecco quindi che supportati , anzi in collaborazione con i soci del coro ANA di Magenta ci si inventa un momento di insieme dove la “fatica” più grande è supportata dai coristi animatidauno spirito veramente ammirevole. Uniti dal piacere del canto coniugano la possibilità di un momento felice ai nostri anziani. Indubbiamente le canzoni alpine hanno il potere o meglio la magia del trasmettere, suscitare ricordi ed emozioni che nessun discorso sarebbe in grado di fare.
Da qualche tempo è nata una collaborazione, anzi direi una disponibilità da parte del coro ANA Magenta con il nostro gruppo alpini che ci permette di proporre alcune nostre iniziative a favore di chi ha bisogno un poco di sostegno morale, mi riferisco in particolar modo agli ospiti già anziani e soli della Casa Famiglia di San Vittore Olona che aspettano sempre qualche piccolo conforto e un po’ di compagnia da parte di chi è disposto ad offrirgliene. Questa iniziativa di cui ora vi parlo consiste nel proporre agli ospiti ma anche ai parenti ed amici un pomeriggio caratterizzato da alcuni canti alpini e non, che vengono scelti dal coro e dal loro bravissimo maestro e, che si prestano sempre con molta disponibilità ad eseguirli in modo veramente speciale e molto apprezzato da chi ascolta ed a volte canta assieme a loro.
Lo scorso mese è venuto a mancare mio zio Rino, alpino di San Vittore Olona che da 40 anni si era trasferito in Val di Susa dove aveva messo su famiglia e vissuto sino all’ultimo giorno. Il giorno del funerale, appena arrivato a casa sua, suo figlio, mio cugino anch’egli alpino mi ha preso da parte e mi ha mostrato il cappello alpino di suo padre,quello che poi lo avrebbe accompagnato nel suo ultimo viaggio e mi ha detto che lo zio gli aveva chiesto di consegnarlo a me, a suo dire il vero alpino di famiglia, affinché lo conservassi e gli facessi “vivere” ancora qualche Adunata futura. Inutile dire che la cosa mi ha commosso in maniera profonda ed accettandolo ho dato la mia parola che avrebbe avuto il rispetto che gli spettava e da quel giorno fa bella mostra in sala vicino a quello del mio bocia.
Spesso mi capita, parlando con conoscenti o colleghi di sentirmi dire la fatidica frase: “Ma che cosa ci stiamo a fare in posti come l’Afghanistan, l’Iraq…..ma non è meglio lasciarli nel loro brodo e che si arrangino da soli...” e sinceramente a me viene un gran magone. Magone che si accentua quando, ricevendo le nostre riviste associative leggo di quanto i nostri ragazzi laggiù hanno fatto e continuano a fare per quelle genti che non hanno conosciuto altro che guerra e sopraffazioni e che, forse per la prima volta, provano ciò che per noi è abitudine: la libertà o qualcosa che più le assomiglia.
Falò di S. Antonio: la tradizione continua (Febbraio 2013)
Falò di S. Antonio: la tradizione continua
Anche quest’anno siamo giunti ad un’importante appuntamento: la sedicesima edizione del tradizionale falò di S. Antonio, che ogni anno coinvolge un numero sempre crescente di persone che partecipano all’evento. Sono le 8.30 circa di sabato 12 gennaio e la giornata ha qui inizio per gli addetti ai preparativi. Già sappiamo che quella che ci aspetta è una giornata di intenso lavoro che coinvolge un elevato numero di braccia lavoranti impegnate a preparare il legname e tutto ciò che è adibito al falò, per dare una forma gradevole alla catasta sulla quale sommità viene posto il fantoccio di paglia che come ogni anno viene realizzato con vecchi indumenti imbottiti dando ad esso una forma quasi reale ottenendo un eccellente risultato finale.
Inizio la relazione chiedendo un minuto di silenzio in memoria dei militari italiani caduti in missione di pace nelle varie zone del mondo in cui sono impiegati, in particolare il caporale Tiziano Chierotti. Accomuniamo loro il ricordo dei nostri soci Angelo ed Adriano che sono “andati avanti “ nel corso dell’anno. Quello che si sta concludendo è un anno molto pesante per l’ Italia ed il mondo intero attanagliati ancora da una forte crisi economica che ogni giorno tocchiamo con mano. Gli esperti dicono che nel 2013 inizierà la ripresa, ma non facciamoci grandi illusioni, ci accontenteremmo di un leggero miglioramento. Se l’Italia economica non va bene, quella politica va a rotoli, abbiamo assistito ad un continuo rincorrersi di notizie di governanti, a vari livelli, indagati o arrestati per continue ruberie dalle casse delle istituzioni; è successo così spesso che per assurdo non faceva quasi più notizia. Gli Italiani sono talmente schifati da queste situazioni che ormai tendono ad allontanarsi dalla vita politica;
Verbale Assemblea Annuale del Gruppo (Gennaio 2013)
VERBALE ASSEMBLEA ANNUALE DEL GRUPPO
Venerdì 7 dicembre si è tenuta l’annuale assemblea degli alpini del Gruppo di San Vittore Olona alla presenza di 25 Soci che hanno voluto partecipare al più importante momento associativo, mentre per la Sezione erano presenti il Vicepresidente Donelli ed i Consiglieri Rodeghiero e Piccioni che hanno portato il saluto e gli auguri del Presidente Luigi Boffi. Alle ore 21,20 è stata aperta l’assemblea con il saluto alla Bandiera e la nomina del presidente nella persona di Rodeghiero nonché del segretario e di due scrutatori come previsto dal regolamento e subito si è proceduto all’approvazione del bilancio e della relazione morale del 2011 entrambi votati all’unanimità. Di seguito è stato osservato un minuto di silenzio in onore dei militari italiani deceduti nel corso dell’anno durante le missioni all’estero e dei loro commilitoni impegnati nelle zone di conflitto, associati al ricordo dei nostri Angelo Confente ed Adriano Lunardi scomparsi nel 2012.
Pranzo di Natale e S. Messa in Duomo (Gennaio 2013)
PRANZO DI NATALE E S. MESSA IN DUOMO
Quest’anno, in anticipo rispetto agli anni scorsi, domenica 2 dicembre ci siamo trovati ( 55 presenti, tutto pieno, alpini non molti ) con le gambe sotto il tavolo per il pranzo di Natale del gruppo. Il bel tempo, anche se freddo, ha fatto da cornice al clima cordiale e in simpatica allegria abbiamo, in buona compagnia, festeggiato l’evento. I nostri cucinieri ( si diceva così in caserma ) col passare del tempo sono diventati ottimi cuochi per cui il rancio ( lo chiamavamo così allora ) si è trasformato in pranzo ottimo e abbondante ( non era così allora …). Chiacchierate, battute, ricordi ( non di naja perché mancavano gli alpini e quelli che c’erano erano impegnati a preparare e servire ), vicende attuali: il governo ( che delusione ), l’Italia ( che tristezza ), il lavoro ( essendo poco, c’è poco da dire ), i giovani ( sembrano esserci sempre ma poi chissà se ci sono ) insomma una tranquilla domenica d’inverno prima della tombola consueta con numerosi e ricchi ( mah? forse mancano i soldi per comprarli …) premi che ha chiuso la giornata e un arrivederci al prossimo disnarello.
… tuttii Carabinieri conoscono il significato di queste due parole maforsenon tutti gli Alpini sanno chesi riferiscono alla Madonna elettanel 21.11.1949da Papa Pio XII a patrona della Benemerita, dei Carabinieri. Piccola curiosità:“ Virgo Fidelised il motto dell’Arma: …fedele nei secoli …” Detto ciòveniamo al punto: venerdì u.s. abbiamoavuto nellanostra sede, come altre volte,gli amici della pattuglia: dopo i convenevoli d’uso ci hanno invitato seppur in via informale, alla S. Messa che si sarebbe celebrata la domenica seguente in occasione della festa dell’Associazione dell’Arma. Alcuni di noi aderirono all’invito: per quanto mi riguarda la cerimonia alla quale presenziai superò ogni aspettativa, funzione magnificata dalla coreografia dei militi in alta uniforme ai lati dell’altare, dalla numerosa presenza degli amici della casermadi CerroMaggioreoltre ai colleghi di Legnano assieme ai loro comandanti e da un gran numero diex carabiniericonvenuti per la loro festa annuale
Val la pena di essere un po’ più chiari anche perché il semplice cambiodi unavocalestravolge completamente il sensodel tutto. In sostanza è presto detto: al nostro gruppo è stato chiesto di intervenire presso il plesso scolastico per un piccolo lavoro, un lavoruccio…ossia il cambio delle bandiere esposte nei cortili di tre scuole. Abbiamo aderito e, ….unendo… le forze , abbiamo superato questo ostacolo.Lo abbiamo fatto ben volentieri anche se ci siamo chiesti dove stava la difficoltà a risolverequesto problema che poi problema non è. Comunque armatidi quanto necessitava, tempo due orette compreso iltrasferimento da una scuolaall’altra , il tutto è stato fatto: non essendoci nessuna cerimoniapubblica a solennizzare l’evento ma trattandosi di un semplice lavoro di routine fattibile da chiunque ci siamo chiesti se non poteva essere eseguito dal personalein sede bidelli, uscieri, ecc… in verità qualcuno del personale ausiliario nonché qualche insegnante ebbe a dire…finalmente…era ora…; per premiosiamo stati gratificati con un graditissimo caffè offertodi tasca propria da una dipendente.
Domenica 15/7 u.s. i bravi alpini del gruppo di San Vittore O., previa levataccia son partiti diretti in quel di Rancio Valcuvia (Va). Era doveroso partecipare alla loro festa: 80° di fondazione del gruppo non che raduno della sezione di Luino. Lo dovevamo al loro vulcanico capogruppo Pianazza Valter già nostro ospite in sede. E' utile spiegare come il tutto sia nato: molto semplicemente il sottoscritto ha partecipato con Valter ad un turno di P.C. nei tristi giorni del terremoto a L’Aquila e da allora siamo rimasti in contatto... cose di estrema normalità... non si poteva dunque non accettare l'invito e cosi è stato fatto. Durante la strada ci siamo uniti a Giorgio Urbinati armato di vessillo sezionale con la speranza di non essere i soli della sez. di Milano paura smentita con l'arrivo di Cesare Lavizzari consigliere nazionale, del fotografo "ufficiale" nella persona di Luca e tanti altri amici dal milanese.
Domenica 17 giugno festa alpina a San Vittore Olona; per il secondo anno la nostra festa si è svolta presso la nostra sede. Tutto bello e tutto bene ma qualche ricordo, sempre bellissimo, delle feste alla Cappelletta. Non è nostalgia la mia perché si sa che le cose cambiano ma personalmente suggerisco, per gli anni a venire, un’idea che colleghi questi due posti a me tanto piacevoli e pieni di simpatici ricordi. Si potrebbe al mattino trovarsi alla Cappelletta per la S. Messa e poi camminata ( corpo bandistico in testa ), arrivare in sede ( penso che i sanvittoresi siano contenti ), alzabandiera, aperitivo, pranzo e canti finali. Cosa ne dite? Per i vostri pareri, telefonate al numero
Da alcuni anni quando si avvicina il periodo in cui si svolge l’adunata degli alpini mio marito è in agitazione, prima per i preparativi e al ritorno il racconto el’entusiasmo per quello che ha passato. Quando quest’anno mi ha detto che andava a Bolzano ho voluto condividere con lui questa mia prima esperienza. E’ stato molto emozionante vedere sfilare gli alpini in armi, la protezione civile e ogni regione con i loro cori, i costumi, le fanfare. La banda con alcuni piccoli artisti molto impegnati e concentrati nel loro compito. La sfilata dei “veci” e delle nuove reclute è stato un momento particolarmente toccante e suggestivo. La città di Bolzano era completamente invasa dagli alpini con le loro famiglie al seguito, i giovani, i bambini. Si respirava un clima di allegria, serenità, amicizia e rispetto gli uni per gli altri. A conclusione devo dire che la mia prima esperienza all’adunata con gli alpini è stata molto positiva.
Riflessioni di chi a Bolzano non è andato (Giugno 2012)
RIFLESSIONI DI CHI A BOLZANO NON E’ ANDATO
8 Maggio 2011: Adunata Nazionale a Torino. Ma cosa c'entra? Calma, non mi sono sbagliato! Aspettate un attimo e continuate a leggere.Dicevo Torino: indimenticabile, bellissima, una cosa grande! Erano anni che non andavo alle adunate, è stato tutto bello. Il viaggio ( comodissimo, in treno, ti porta al centro della sfilata); il tempo ( meraviglioso ); la partecipazione della città ( erano i 150 anni dell'unità d'Italia ) e poi le penne nere infinite, allegre , tutto bello insomma !! Alla fine dico alla moglie " l'anno prossimo, il 13 Maggio 2012, andiamo a Bolzano ( vicino a Brunico dove moltissimi. anni fa ho fatto la naja alpina ).
Pronti … è una parola che può avere un doppio significato : negativo e/o positivo, ma noi vogliamo pensare in maniera favorevole e quindi veniamo ai nostri giorniquando i soci del gruppo si stanno attivando in previsione della nostra festa, la più grande, anzi la più grandiosa perche in questa occasione tutti gli alpini del mondo … sì del mondo …sono chiamati a raccolta per la nostra Adunata, quest’anno in quel di Bolzano. Eccoci allora al più concreto significato di “ pronti “. In realtà già rientrando dall’adunata di Torino sono iniziate le valutazioni e le disamine che sorgono immediate alla luce dell’ultima esperienza: i vari inghippi e problemi che si sono dovuti superare , le mancanze o dimenticanze di quel qualcosa che in quel momento ci avrebbe fatto comodo e che purtroppo ci siamo dimenticati a casa.
Domenica 11 marzo si è svolta la festa del gruppo; si è iniziato alle ore 9,30 con la cerimonia dell’alzabandiera. Eravamo presenti noi alpini, il Sindaco, il Comandante della stazione dei Carabinieri di Cerro Maggiore. Al termine ci siamo avviati al Santuario per la Santa Messa. “ Io non sono uno che va molto in chiesa ma queste funzioni religiose mi toccano un pochino, non so il perché ma è così”. Nel nostro gruppo era presente anche Davide “ il Tenente” che non ha potuto fermarsi a pranzo poiché doveva rientrare a Cividale dove è il suo reggimento.
Venerdì 23 marzo alle 21 abbiamo avuto il piacere di avere come ospiti in sede i componenti del gruppo musicale “CRISTAL LAKE” i quali hanno allietatola serata proponendoci una serie di brani musicali irlandesi molto orecchiabili . Questa idea propostaci dal nostro amico Stefano Quaglia è nata alcuni anni or sono quando ancora si cimentava solo con il suo curioso e melodioso strumento irlandese il quale è in grado di produrre note musicali molto dolci e melodiose. Ora con gli altri componenti del gruppo, la musica prodotta da più strumenti è ancora più bella e piacevole da ascoltare.
“Bravi!”. L’incipit e il condensato di questo mio breve testo stanno in una sola parola: bravi! Bravi Alpini e Amici di San Vittore Olona. “Quota 300” significa più di venticinque anni di continuo e intenso impegno per far saper quanto fatto dal Gruppo. E di questo Vi ringrazio. Il mio ringraziamento è anche a nome della Sezione di Milano e della redazione di “Veci e Bocia”. Voi sapete bene che la volontà di “far sapere” quanto facciamo è stata da sempre nel DNA dell’Associazione Nazionale Alpini: basti notare la contemporaneità nel 1919 tra la fondazione dell’ANA e la nascita de “L’Alpino”, nostro primo organo informativo di riferimento. Questo è uno dei grandi valori a noi trasmessi dai pionieri fondatori che proprio dalle prime pagine de “L’Alpino” ci hanno lasciato detto: “fate e fate sapere”!
un semplice foglio di carta … Leggendo il nostro giornalino di gruppo casualmente l’occhio si soffermò sul numero di testata : 299-26°moanno quindi con il prossimo scatterà il N° 300… trecento è ovvio; se ci riflettiamo un po’ ci si rende conto che il nostro Penna Nera ha raggiunto e superato le nozze d’argento!! Verissimo e ogni mese è arrivato in casadiscretamente ma sempre puntualecome una cambiale!In forma molto semplice è stato come lo è tuttora il nostro mezzo di informazione : con date e commenti su varie ricorrenze e considerazioni su fatti di cronaca alpina e non, pian piano arrivò anche agli amici dei vari gruppie simpatizzanti. Ora il nostro mensile si ritrova più sicurosempre sostenuto da chi lo ha ideato e con l’aiuto dei successivicollaboratori ha compiuto una strada seppur in salita sempre più positiva con migliorie nella grafica e nei contenuti.
Eccolo con aria sorniona … alloral’articolo per questa sera lo fai tu … d’accordo? e tu prova a dire di no davanti a questo invito che nasconde un ordine: già perché Luciano, che nonostante gli … antasi sente ancora sulle spalle le stellette da sottotenente, quella sera era il capocomico, il direttore, il regista e non poteva essere anche il suggeritore( incarico demandatoalla sua signora) ma riusciva a fare anche questoneii tre atti durante i quali lui e la sua compagnia dialettaleci hanno onorato della loro bravura . Va premessa una cosa: ormai da qualche anno il nostro socio prima della stagione teatrale ci viene a trovare regalandoci l’opportunità di unapiacevole serata a basedi teatro ruspante, dialettale, semplice ma ugualmente valido, intriso di quella sana popolarità che non conosce declino. Con l’occasione questaserata diventava per lacompagnia teatrale un’opportunità in più per un ripasso generale, un’ ultima revisione ai motori prima della partenza.
Scorrendo i titoli dei giornali dei giorni precedenti all’importante data che abbiamo scelto per il consueto falò di S. Antonio, leggevo che vi erano proposte di alcuni paesi riguardanti la possibilità o meno di permettere l’accensione dei fuochi a causa dell’inquinamento dell’aria, figuriamoci se con tutte le grosse fonti di inquinamento, l’ardere della legna può influire sulla qualità dell’aria che dobbiamo respirare, ma, non tocchiamo questo argomento perché esso scotta più del fuoco di cui stiamo parlando! Per fortuna non abbiamo avuto di cui preoccuparci poiché il permesso ci è stato regolarmente accordato, siamo quindi partiti sabato mattina con il normale svolgimento dei preparativi che consistono nell’organizzareil lavoro in base al materiale disponibile da ardere e soprattutto nello sfruttare al meglio,e per sfruttare,intendo lavorare bene e senza faticare più del dovuto, i volontari che come ogni anno spendono il loro prezioso tempo perfar si che la serata sia poi motivo di interesse e piacevole occasione di incontro tra tutti coloro che sanno dare un valore a queste antiche ma intramontabili tradizioni.
...niente contro nessuno…ma soltanto la soddisfazione per ieri sera ( 14.1.12 ) : il falò di sant’Antonio. A giudizio dei presenti especialmentedegli operatori tecnici, “ i fuochisti Alpini”, quello di quest’anno si è rivelato in assoluto il più bel falò da quandoil Gruppo riprese questa antica tradizione popolare. Accompagnatadalle note dellaBandaCittadina, sempre super, confortati dalle parole del Signor Sindaco e dalla presenza dalle autoritàconvenute, l’ansiadeglialpini, costantemente “tormentata” fino al momento dell’accensione, si è sciolta, anzi liquefatta quando dopo i primi attimi di attesa cadenzati dai segreti ….dai…dai … di ognuno di noi, finalmente una splendida fiamma, una brillante piramide dai milioni di scintille, puntò diritta verso il cielo punteggiato di stelle.