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La fondazione
Il racconto della fondazione del Gruppo è già stato pubblicato su di un numero unico nel mese di marzo del 1992, realizzato dall’attuale capogruppo Franco Maggioni che da anni segue le sorti del Gruppo Sanvittorese dell’A.N.A., nato cinquant’anni fa con la denominazione “Gruppo Valle Olona”.
... L’idea mi frullava per la testa da diverso tempo e si rinnovava ogni qualvolta avevo l’occasione di leggere, magari su “L’Alpino”, l’epopea e la storia dei nostri Battaglioni e delle nostre Sezioni. Mi chiedevo sempre più spesso: "Ma perché non abbiamo do*****entato in alcun modo, a parte le fotografie che abbelliscono la nostra Sede, la storia del Gruppo, di quella che per tanti di noi è diventata una seconda famiglia, e si lasciano soltanto alla memoria dei nostri Veci, tutti gli episodi e le vicissitudini che hanno portato il nostro Gruppo ad essere quello che oggi è? Ora, senza alcuna pretesa di competere con gli illustri amici che scrivono sulla nostra stampa associativa, ritengo sia giusto e doveroso portare a conoscenza di tutti, ed in modo particolare delle ultime leve una storia seppur breve del nostro Gruppo. E’ stato un lavoro che ha richiesto parecchio tempo per consultare tutta la do*****entazione conservata nell’archivio della nostra Sede, sfruttando la “memoria storica” del nostro Brunello, l’ultimo socio fondatore rimasto in grado di colmare le inevitabili lacune che il tempo ha creato.
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Il Gagliardetto
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Il suo racconto mi ha fatto compiere un emozionante viaggio a ritroso nel tempo ed ha acceso, semmai ce ne fosse bisogno, un sentimento di riconoscenza verso i nostri Veci che, tirando la carretta prima di noi, ci hanno permesso di raccogliere i frutti da loro seminati, di continuare sulla strada da loro tracciata e nella loro memoria. Alla fi ne del 1954, un gruppo di Alpini in congedo della nostra zona, da tempo decisi a fondare un Gruppo A.N.A., inoltrò, tramite la Sezione provinciale di Milano allora presieduta dal mitico colonnello Dante Bellotti, una richiesta di autorizzazione in tal senso. La guerra era fi nita da pochi anni. Questi uomini che in nome della Patria avevano fatto il loro dovere di soldati e, con lo stesso spirito, avevano partecipato alla ricostruzione del Paese, decisero che non era giusto che ognuno fosse disperso ai quattro venti, ma che si dovevano ritrovare costantemente per mantenere vivo e rinnovare quel senso di amicizia e lo spirito di Corpo nato e cresciuto durante gli anni diffi cili della naia.
La domanda
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Luigi Della Foglia
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Il l 7 gennaio 1955, Luigi Della Foglia inoltrò alla sede della Sezione di Milano la domanda per la costituzione del nuovo Gruppo che avrebbe assunto la denominazione di “Gruppo Valle Olona”, quasi a ricordare che, oltre all’ubicazione fi sica della Sede Sociale, era il punto di raccolta degli Alpini residenti nei paesi attraversati e bagnati dall’allora limpido fiume.
La risposta non tardò ad arrivare ed un mese dopo, il 15 febbraio, giunse da Milano la tanto agognata autorizzazione per la costituzione del nuovo Gruppo seguita, dopo circa un mese, dall’arrivo a San Vittore della Giunta di Scrutinio presieduta da Arturo Vita, vicepresidente della Sezione di Milano e successivamente Direttore del nostro giornale associativo “L’Alpino”, per visionare i candidati ed i promotori del nascente nucleo della grande Famiglia Alpina. La “prova” si concluse positivamente e furono una cinquantina gli Alpini presenti a quella riunione. Ovviamente i Legnanesi erano i più numerosi, infatti 31 soci abitavano nella città del Carroccio; seguiva Cerro Maggiore con 12iscritti, San Vittore Olona con 6 iscritti, San Giorgio su Legnano con 4 iscritti,Canegrate con 3 iscritti e Dairago con 2 iscritti.
Quegli Alpini, in gran parte provenienti dal Veneto (la lingua ufficiale in quelle assemblee era un incomprensibile miscuglio di dialetti veneti), arrivati in Lombardia per svariate cause, fra cui lo scarso lavoro nella loro regione e la grande inondazione del Po avvenuta nel 1951, erano uomini divisi dai confini comunali di residenza ma uniti nello spirito dalle migliori tradizioni dell’Associazione Nazionale Alpini.
I primi iscritti, divisi per comune di resistenza furono:
Legnano: Bernasconi Aldo, Biscardini rag. Giuseppe, Borsani rag. Enrico,Borgio Giulio, Brunello Nicolò, Canina Luigi, Carati Onorato, Carli Giuseppe, Casarotto Alberto, Climento Tito, Colombo Franco, Falcomer Edoardo,Fedeli geom. Renato, Dadenol Giovanni, Menguzzato Erminio, Novara dott.Francesco, Oldrini Eugenio, Proverbio dott. Luciano, Proverbio Attilio, Ranelli dott. Lorenzo, Rossigni geo. Giovanni, Rosso Paolo, Sametti rag. Antonio, Sametti geom. Ubaldo, Scaramizza Gilio, Turri Riccardo, Vassena Pierfranco,Zampese Angelo, Zaniboni Giovanni, Valli rag. Umberto, Tirinnanzi Talisio.
Cerro Maggiore: Bani Davide, Berton Gerolamo, Comuzzo Giovanni, Castelli Argentino, Castelli Pasquale, Colpani Serafi no, Fantini Ermanno, GianazzaCesiro, Lumi Mario, Mabilia Giuseppe, Pirovano Paolo, Zampese Giuseppe.
San Vittore Olona: Della Foglia Luigi, Gianoli Anselmo, Manganini Natale, Michelutti Pietro, Regalia Antonio, Sala Oreste.
San Giorgio su Legnano: Mecenero Adelino, Mecenero Luigi, Milano Remo, Di Sante Egidio.
Canegrate: Primon Angelo, Primon Luigi, Primon G. Battista.
Dairago: Cevelin Giuseppe, Cevelin Cesare.
Nel corso di quella prima assemblea fu eletto il Capogruppo, Pasquale Castelli di Cerro Maggiore e fu fi ssata la data dell’inaugurazione della sede: il 16 ottobre 1955. Per la sede fu adattato un locale posto al piano superiore delCircolo Cooperativo Ex Combattenti e Reduci, detto Circolino, ubicato in via Sempione 199 a San Vittore Olona.
Era ovvio che la sede fosse posta in quel luogo perché era anche il ritrovo abituale di tutti gli ex combattenti del paese.
Nel 1947 la sezione Combattenti e Reduci di San Vittore Olona aveva acquistato dal Circolo Unione Sanvittorese, detto Circulun, il negozio per la vendita del vino ed annessa trattoria, ed aveva dato vita ad una cooperativa perla gestione di quella che sarebbe diventata la sede di numerose associazioni: L’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, l’Unione Sportiva San Vittore Olona 1906, il Corpo Bandistico Sanvittorese e poi, dal 1955, il Gruppo Valle Olona.
Quindi nei locali dell’antica trattoria San Sebastiano, diventata poi il Circolino, dall’inizio del ventesimo secolo i sanvittoresi più intraprendenti si ritrovarono abitualmente per costituire o gestire tutte quelle realtà associative che hanno costituto il vero tessuto sociale del paese.
La sede rimase in quel locale sino al 1989, fu poi trasferita in via Roma al n. 2 presso il Circolo Bel Sit.
L'inaugurazione
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Alcuni momenti dell'inaugurazione
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Finalmente arrivò il 16 ottobre: il giorno della grande festa dedicata all’inaugurazione del Gruppo “Valle Olona” e alla Benedizione del Gagliardetto.
Dalle fotografi e esposte nella Sede si può notare come quella giornata fu una vera festa per tutti i paesi del circondario vista la straordinaria partecipazione di autorità civili e militari, ma soprattutto di gente comune, questo a dimostrazione di quanto gli Alpini siano sempre stati benvoluti anche in...pianura.
Il programma ufficiale inviato ai partecipanti era stato preparato nei minimi particolari, ed i testimoni raccontano che tutto fi lò liscio come l’olio tra la commemorazione al Cimitero, la S. Messa, la sfi lata da San Vittore a Cerro Maggiore ed il conclusivo rancio alla Colonia Elioterapica a Cerro Maggiore. Qualche “curiosità storica” si può trarre leggendo le ricevute conservate dall’allora primo Segretario del Gruppo.
Le spese sostenute per la giornata dell’inaugurazione ammontarono a £. 9.575 così suddivise. Tributo comunale per striscione pubblicitarioesposto in Corso Sempione per accogliere i partecipanti alla cerimonia provenienti da altri paesi £. 615. Costo del noleggio della struttura destinataal palco delle autorità £.3.500. Contributo destinato alla banda cittadina C 5.000. Rinfresco dopo la sfi lata per i partecipanti alla manifestazione £. 460. Altri tempi e...altri prezzi!!
E così, dopo i giorni convulsi dei preparativi e quello euforico dell’inaugurazione, iniziò la normale vita associativa del Gruppo che vide l’impegno deiSoci promotori affi nchè l’unione e l’armonia rinsaldassero l’amicizia nata da poco senza perdere di vista gli scopi associativi.
Nell’anno seguente, 1956, il consiglio direttivo del Gruppo convocò l’assemblea straordinaria dei Soci il 3 marzo, alla quale partecipò il Vice Presidente della sezione di Milano dott. Crescenzi. Aprì la seduta il capogruppo Pasquale Castelli che, dopo brevi parole sull’ordine del giorno, disse: “Mi soffermo ad illustrare l’importanza del nostro risveglio che durante l’anno ha toccato la sensibilità di tanti Alpini al punto che il Sindaco di Cerro Maggiore, il dott. Dell’Acqua, donò a titolo personale la somma di £. 20.000, cifra molto gradita dal nostro Gruppo, consentendo di dare maggiore luce alla nostra festa”.
Castelli fece notare che il Gruppo Valle Olona, in poco più di un anno dalla fondazione, si era arricchito di nove Soci fra i quali, uno nato nel 1872.
L'adunata
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Il Gruppo Valle Olona ad un’Adunata degli anni 60’.
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Adunata Nazionale a Brescia 13/14 maggio
2000. Il Complesso Bandistico Sanvittorese in sfi lata davanti allatribuna d’onore. Per oltre 10 anni il Complesso Bandistico Sanvittorese ha partecipato alle Adunate Nazionali.
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Quell’anno l’Adunata Nazionale si tenne a Napoli (la tariffa per il viaggio di andata e ritorno Milano-Napoli in prima classe era di £. 8.020, in seconda 5.340 ed in terza 3.140). Non si hanno notizie se qualcuno del Gruppo vi partecipò, mentre sicuramente il Gruppo intervenne il 9 settembre all’inaugurazione del nuovo Gruppo sorto a Cislago, sottosezione di Saronno.
Alla fine dell’anno il Capogruppo fu convocato alla sede di via Rovani a Milano per “ un reciproco scambio di idee su quanto è stato fatto nel corso dell’anno e per gettare le basi per un lavoro comune da svolgere nell’anno a venire”. Erano passati dieci anni dalla fi ne della seconda guerra mondiale e numerose sezioni di Alpini della provincia di Milano si andavano ricostituendo e ciò dava nuovo vigore ai reduci.
I dirigenti provinciali, dal canto loro, cercavano di motivare i più sensibili allo spirito di corpo convocando numerose riunioni nelle quali ognuno portava le proprie esperienze. L’assemblea dei soci del Gruppo Valle Olona indetta per il 3 febbraio 1957 si tenne presso l’Enal Cotonificio Dell’Acqua (Brusadelli). Fu discussa la partecipazione all’Adunata Nazionale a Firenze del 16, 17 e 18 marzo ed al Raduno Interregionale di Arona. Per Firenze partì un pullman completo mentre ad Arona parteciparono anche i familiari. Al raduno sul Lago Maggiore parteciparono Alpini provenienti dalla Lombardia, dalla Liguria e naturalmente dal Piemonte. Il motivo del raduno era la ricostituzione del Gruppo e l’inaugurazione del Gagliardetto. Dal depliant spedito alla sede del Gruppo si apprende che il pasto, presso ben 19 fra trattorie, taverne, ristoranti e alberghi, costava 700 o 750 lire. Il Leon d’Oro e il Roma, accettavano anche Gruppi “con la colazione al sacco”. La fi ne dell’anno vide i nostri Veci partecipare all’inaugurazione della Sezione dei Combattenti e Reduci di Cerro Maggiore, il 26 ottobre 1957. Negli anni 1958 e 1959 il “Valle Olona” raggiunse il maggior numero di iscritti, circa 90 Soci Alpini e, per cause di forza maggiore, la sede fu momentaneamente trasferita a Legnano presso il Circolo “Colli di S. Erasmo” nell’omonimo quartiere situato nella zona a ridosso dell’Ospedale di Circolo.
Nel 1960, come spesso accade nelle migliori famiglie, e nelle cose belle, qualcosa (o qualcuno) si ruppe creando così una scissione all’interno del Gruppo. Sembrerebbe che durante la permanenza della Sede in territorio legnanese, i Soci abitanti a Legnano proposero e cercarono di convincere gli altri a trasferire Sede e Gruppo in modo defi nitivo nel loro comune. A tale proposta si opposero con decisione i Soci fondatori del “Valle Olona” che, nel corso di un’infuocata riunione, manifestarono la propria ferma avversione a cambiamenti di questo tipo e l’inevitabile risultato fu l’esodo degli Alpini legnanesi.
A Legnano una Sottosezione Alpini si era già stata costituita nel 1933 con una ventina di Alpini in congedo. Fra questi si ricordano: Francesco Crespi, Giacomo Walliser, Luigi Assi, Enrico Borsani, Giuseppe Benetti, Carlo Pensotti, Armando Carri, Antonio Lampugnani ed Enrico Corso che fu il primo presidente. La prima sede fu presso l’albergo Mantegazza che sorgeva presso la stazione ferroviaria e tristemente noto, durante gli anni di guerra, per la frequentazione degli uffi ciali tedeschi e perchè fu obiettivo di un mortale attentato partigiano con alcuni morti e feriti. La vita associativa continuò sino all’inizio della seconda guerra mondiale. Poi, come molti gruppi dell’Associazione Nazionale Alpini, la Sottosezione di Legnano cessò l’attività per tutto il periodo bellico. Soltanto alla fi ne degli anni cinquanta, con l’allontanamento di alcuni Alpini legnanesi del Gruppo Valle Olona, si ricostituì il Gruppo di Legnano con capogruppo Talisio Tirinnanzi.
Cominciano ad “andare avanti”
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don Carlo Gnocchi
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Ritornata fi nalmente, ed in maniera defi nitiva, la sede a San Vittore Olona, la vita del Gruppo tornò a svolgersi con regolarità. Nel 1962 fu eletto alla carica di Capogruppo il nostro vecio Nicolò Brunello, con Luigi Della Foglia vice Capogruppo, mentre Oreste Sala ricoprì la funzione di segretario. Nicolò Brunello (gli era stata conferita la nomina a Cavaliere ma guai a chiamarlo così!!) rimase in carica per ben ventidue anni ed alla scadenza del mandato fu eletto per acclamazione “Capo Gruppo Onorario”: un riconoscimento per quanto aveva fatto per il suo Gruppo. Dai do*****enti dell’epoca risulta che i Soci erano 53, più altri 4 “da perfezionare” (inteso come pratica d’iscrizione all’Associazione).
Con una raccomandata inviata alla Sede di Milano, si comunicava che erano state invitate le autorità comunali di San Vittore Olona, Cerro Maggiore, San Giorgio su Legnano e Canegrate, ad intitolare una via cittadina a don Carlo
Gnocchi, Cappellano degli Alpini in Russia e fondatore della Pro Juventute. Negli anni 1964/69 il numero dei Soci del Gruppo rimase stabile intorno alle quarantacinque unità per salire, negli anni ’70, alla quota di cinquanta. Nel 1966 decedeva l’alpino Giovanni Comuzzo, nato nel 1899 “Ragazzo del ‘99” della Brigata Julia.All’inizio degli anni ’70, l’indimenticabile Giuseppe Bertacco di Legnano prese le redini della segreteria e le tenne ben salde fino al giorno in cui, già gravemente malato, le passò al sottoscritto Franco Maggioni, allora “bocia” fresco di congedo dal battaglione Aosta nel 1980. Nel 1974 il Gruppo con Nicolò Brunello alla guida, Luigi Della Foglia vice capogruppo e Giuseppe Bertacco segretario, contava ancora quarantacinque Soci che, per ragioni fi siologiche dovute all’inevitabile trascorrere del tempo, unito alla mancanza di nuove iscrizioni, scese negli anni ’80 intorno alle trentacinque unità. Nel 1978 anche Natale Manganini, nato a Lomagna il 26 aprile1914 del 5°Alpini Battaglione Morbegno, combattente nelle Campagne di Albania e Grecia, decedeva.
Nel 1984, Pietro Gallo Stampino subentrò a Nicolò Brunello alla guida del Gruppo. Purtroppo Pietro, per gravi motivi di salute e familiari, fu costretto dopo un anno a passare la mano al sottoscritto, allora vice capogruppo che, da allora è rimasto in carica avvalendosi dell’indispensabile e prezioso aiuto ed esperienza dei “veci” e di quanti si sono succeduti nel corso degli anni alla carica di Consigliere di Gruppo. I cinque anni trascorsi dal 1983 al 1987 furono fatali ad un nutrito gruppo di Soci del Gruppo Valle Olona. Il primo a mancare, nel 1983, fu Angelo Primon nato a Valle S. Fiorano il 15 luglio 1911, che durante la seconda guerra mondiale era inquadrato nel 6° Reggimento Artiglieria Alpini. Risiedeva a Canegrate ed era uno dei soci fondatori del Gruppo. Nell’anno seguente lo seguì Oreste Sala un milanese nato il 22 febbraio 1920 trapiantato a San Vittore Olona. Aveva partecipato alle Campagne di Francia, Albania e Grecia come Sergente Alpino nel 5° Reggimento Battaglione Tirano ed era un socio fondatore del Gruppo. Nello stesso anno cessò la sua esistenza terrena Giuseppe Bertacco nato a Cavarzere il 2 aprile1925. Alpino Mitragliere del Battaglione Intra, passò alcuni anni dell’ultimo confl itto armato in un campo di prigionia in Germania; per molti anni fu Segretario del nostro Gruppo. Nel 1985, Elderisto Baldan nato a Grancona in provincia di Vicenza l’8 febbraio 1909, Caporal Maggiore in congedo del 9° Reggimento Alpini, decedeva per malattia. Nell’anno successivo anche Giuseppe Zampese, nato a Marostica il 15 ottobre 1909, Alpino del 3° Reggimento, 9° Battaglione, “andava avanti”.
Il Notiziario
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I primi notiziari
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Nel 1985 fu distribuito il primo numero del notiziario che, dopo varie modifi che grafi che, viene pubblicato ancora e fa da supporto per la ricostruzione della vita del Gruppo. I più prolifi ci ed instancabili autori degli articoli pubblicati sono Franco Maggioni, il capogruppo e Pio Cestarolli, anche se a volte compaiono ricordi o impressioni di soci e simpatizzanti incontrati durante questi vent’anni. Nel mese di maggio del 1994, in occasione della pubblicazione del centesimo numero, Franco Maggioni ricorda così quella prima uscita. “Centesimo numero, un traguardo che nove anni fa, (tanti ne sono passati) non avremmo mai pensato di raggiungere, ed in quest’occasione permettetemi un immodesto bilancio camuffato da scarno resoconto. Nove anni fa decidemmo in via sperimentale di pubblicare un foglio riepilogativo degli appuntamenti del Gruppo per dare modo ai Soci, anche ai meno assidui, di essere a conoscenza delle iniziative in programma e potervi eventualmente partecipare anche all’ultimo minuto. Da allora, dall’unica facciata con l’intestazione “Avviso”, siamo passati alla forma e ai contenuti attuali: oltre ai normali avvisi, sono compresi articoli su avvenimenti riguardanti la vita del Gruppo e della Associazione, con puntate nel campo “impegnato” con pezzi su argomenti di interesse generale.
Non possiamo certo dimenticare come nei primi tempi la Redazione al gran completo si spostava a casa dei vari Soci del Gruppo che a turno la ospitavano, ciascuno di essi poteva così rendersi partecipe della nascita, nel vero senso della parola, del nostro giornalino: questo, nel corso degli anni è stato fedele specchio di quella che, nel bene e nel male, è stata la vita del nostro “Valle Olona”, passando dall’euforia per una grande partecipazione di Soci ad una certa iniziativa, ai rimbrotti e lamentele varie per l’assenza in un’altra occasione. Sempre comunque con l’intenzione di smuovere, scrollare un poco i più pigri. Non dimentichiamo che questa redazione volante, come veniva chiamata, aveva il privilegio di entrare nelle famiglie dei nostri Soci conoscendole, facendosi conoscere ed instaurando dei rapporti di amicizia che si sono poi rivelati importanti. In questi nove anni tantissimi Soci, amici o semplici simpatizzanti del “Valle Olona” hanno contribuito a fornire materiale di pubblicazione. Seppure tra alti e bassi, ogni volta abbiamo potuto essere puntuali, anticipando di almeno cinque giorni il mese successivo. Entriamo nelle case degli iscritti con qualcosa di interessante da leggere anche se, essendo gente comune con nessuna esperienza in materia, non lo facciamo con velleità letterarie. La volontà di dare notizie fresche ci ha comunque portati a non perdere mai nemmeno un appuntamento mensile in tutto questo tempo. Ciò è stato evidentemente apprezzato dal momento che, dai primi numeri stampati in quaranta copie (venivano distribuite ai soli Soci), siamo arrivati alle centotrenta attuali per le continue richieste extra ogni mese, per nove anni!
Naturalmente non sono tutte rose e fi ori: la ricerca di nuovi collaboratori è sempre il punto dolente. Si rischia così di dire cose diverse ma sempre con la stessa “impronta” ed alla fi ne la cosa può magari stancare il lettore, ma..fintanto che nessuna nuova fi rma si farà avanti, ci dovrete sorbire così come siamo.
Beh, la mia fi lippica è terminata, scusatemi se mi sono autoincensato ma questo nostro notiziario è una delle cose delle quali (permettetemelo ) a nome del Gruppo vado fi ero e al quale a nome di tutti voglio fare gli auguri per una lunga vita futura”.